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Nomade su una minicar travolge un bimbo e la zia

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Bimbo investito da minicar su Via Ortona San Martino Lunghezza. La macchina che ha procurato l'incidente (foto GMT)

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Terzo incidente causato da una minicar in dieci giorni. In via Ortona dei Marsi, all'altezza del civico 56, in zona Massa san Giuliano, un quartiere a est di Roma, sono passate da poco le 18. Una Ligier rosa si cappotta e finisce addosso a una donna e al nipote di cinque anni che passeggiano sul marciapiede. È l'ennesimo racconto di cronaca che mette sotto accusa i quadricicli a motore, spesso modificati, guidati da minorenni. Stavolta il piccolo D.D. e la zia A.D.L. sono vivi per miracolo. L'impatto non è violentissimo. La macchinetta senza controllo perde velocità rotolando dopo aver sbandato e finisce sui due quando è quasi a fine corsa. Ma è comunque un duro scontro. Nella piccola auto c'è Ekelma alla guida, un ragazzo di sedici anni appartenente a una famiglia di sinti italiani. C'è anche un'altra giovane, è la sua fidanzate minorenne. Essendo il conducente un minorenne non avrebbe potuto avere passeggeri. Inoltre, sarà verificato più tardi dagli agenti della polizia municipale dell'VIII Gruppo, diretti dal comandante Antonio Di Maggio, l'assicurazione esposta è scaduta. Intanto i soccorsi non tardano a essere chiamati da passanti. Arrivano le ambulanze. Il bimbo e sua zia vengono portati subito all'ospedale Pertini. Il piccolo come codice rosso, in quanto, per prassi, tutte le ambulanze che trasportano i bambini viaggiano con codice rosso. Quando arrivano al pronto soccorso si passa al reale stato d'urgenza: è un codice giallo. Fuori pericolo. Dopo le prime cure D.D. viene trasferito al reparto Pediatria. Ha alcune contusioni sul corpo e delle evidenti escoriazioni sul sopracciglio. I giorni di prognosi sono dieci. Ma potrebbe uscire dall'ospedale in meno di una settimana. Sua zia è invece trasferita al reparto Medicina. Anche lei non è grave. Ma è molto agitata e ha bisogno di essere sedata. Intanto gli agenti della municipale provvedono agli accertamenti. Di sicuro, spiegano, il ragazzo che guidava andava molto forte. Viene predisposto un fermo amministrativo, causa l'assicurazione scaduta e la guida con passeggero a bordo. La minicar viene sequestrata. Ancora in queste ora sono in corso degli accertamenti. Il sospetto è che il motore possa essere truccato. Modificato in qualche officina della Capitale. Potrebbe scattare una denuncia per lesioni personali colpose. La tragedia scampata si aggiunge così a due settimane nere per le minicar. Dopo le morti di due ragazzi, sono stati stretti i controlli, controllate 215 microvetture, di cui 38 sequestrate. La battaglia contro la guida fuorilegge dei piccoli bolidi sembra appena iniziata.  

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