Minicar truccate, papà in officina
«Vuoi vedere che mio figlio ha truccato la sua minicar?». Per risolvere questo dilemma i genitori hanno preso d'assalto le officine chiedendo se le minivetture sono state modificate. A raccontare un «fenomeno fino ad ora sconosciuto», è il comandante del Gruppo pronto intervento traffico (Gpit) dei vigili urbani, Carlo Buttarelli, che ha preso parte al tavolo di confronto sull'emergenza minicar di venerdì scorso a cui hanno partecipato l'assessore capitolino alla Mobilità, Sergio Marchi, e i titolari delle officine romane: «Sono stati proprio loro a raccontarci che negli ultimi giorni avevano ricevuto decine di richieste di controlli». Anche sull'onda dei fatti tragici della scorsa settimana, i genitori hanno iniziato a prendere coscienza dei pericoli che una macchinetta truccata può costituire. In pratica, spiega Buttarelli, «mamme e papà vogliono sapere se i propri figli hanno modificato le microcar a loro insaputa». È anche per questo motivo che il Campidoglio sta stilando l'elenco delle officine con il bollino di qualità che dovranno effettuare i controlli. La lista è quasi pronta. «Ne abbiamo già individuate 15 - fa sapere il delegato del sindaco per la Sicurezza stradale, Robero Cantiani - dovremmo arrivare a una quarantina di officine in tutta la città». Tra pochi giorni l'elenco completo dovrebbe arrivare nelle mani del comandante del Gpit, Carlo Buttarelli. In questo modo ogni volta che i vigili urbani scopriranno un veicolo truccato potranno direttamente consigliare ai genitori a quale officina rivolgersi. Grazie al protocollo d'intesa siglato la settimana scorsa, le officine riconvertiranno gratuitamente le minicar truccate. La maggior parte di queste officine si trovano in Centro e nel quadrante nord della Capitale. «Quelle zone dove è più difficile trovare parcheggio e dove c'è la più alta concentrazione di minicar», spiega Cantiani. Sono circa cinquemila le minivetture immatricolate nella Capitale. Per i meccanici si preannuncia un surplus di lavoro. Intanto l'assessorato alla Mobilità ha dato mandato all'Avvocatura comunale di studiare un inasprimento delle sanzioni per le officine che trasformano le microcar in microbolidi. Inasprimento che potrebbe portare anche alla sospensione della licenza. Possibile anche un aumento delle sanzioni per i conducenti, dal momento che gli attuali 38 euro di multa sono considerati troppo bassi come deterrente. Per non dover aspettare un intervento legislativo che modifichi il codice della strada, aggiunge Cantiani, «si potrebbero utilizzare i poteri speciali del sindaco in quanto commissario per l'emergenza traffico». È un'ipotesi al vaglio. Ma il giro di vite è già iniziato.