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Nuvola d'oro su taxi e ncc

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Taxi a Fiumicino

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Seicento euro per andare in taxi da Fiumicino a Bologna e duemila per arrivare a Francoforte. Per tornare a casa i turisti intrappolati al Leonardo da Vinci sono disposti a pagare. E tanto. Così tassisti e noleggiatori di limousine, auto pullman ieri ne hanno approfittato. Se i cieli d'Europa sono off-limit per gli aerei a causa della nube di cenere sprigionata dal vulcano islandese Eyjafjallajökull, sulle strade viaggia la «nuvola d'oro». Con i noleggiatori di limousine che fanno pagare, a peso d'oro, appunto, le corse. L'ultimo taxi l'hanno preso al volo (è proprio il caso di dirlo) quattro manager tedeschi che dovevano rientrare a Francoforte. «Hanno sborsato duemila euro. Ma la berlina con l'autista gli sarebbe costata il doppio», raccontano gli operatori aeroportuali, che hanno fatto da interpreti nella trattativa tra il romanissimo driver e il gruppetto di teutonici manager. «Per raggiungere Bologna ci hanno chiesto 600 euro e 1.200 per andare a Brescia ma non li avevamo e così siamo costretti a restare a Fiumicino», racconta una comitiva di turisti romagnoli e lombardi, atterrati con l'ultimo volo decollato da Porto per Roma prima che anche il Portogallo venisse raggiunto dalla nube vulcanica.  «I prezzi dei taxi? Troppo alti. Anzi, esagerati», sottolinea una coppia di commercianti di Bolzano che si è rifiutata di pagare 1.500 per tornare a casa. «Ci sarebbe costato molto meno affittare una macchina. Purtroppo non ne abbiamo trovata nemmeno una in aeroporto né a Fiumicino città. Ci hanno detto che in genere ce sono centinaia a disposizione, ma quanto ci occorreva a noi non c'era. Ci siamo rassegnati e siamo tornati dal tassista, che nel frattempo era scomparso e non c'erano altri taxi». Non è andata meglio a un gruppo di 14 turisti che ha chiesto due taxi, di sette posti ciascuno, per andare a Parigi. Hanno pagato duemila per ogni macchina per percorrere 1.500 chilometri. Per andare a Ginevra c'è chi ha tirato fuori (in contanti ovviamente) 1.400 euro. «Si tratta di accordi fra privati - spiega il presidente del 3570, Loreno Bittarelli - Se c'è un accordo c'è libera tassazione, altrimenti scatta il tassametro con la tariffa extraurbana, un euro e mezzo a chilometro». «Sono andati a ruba pure i pullman da nove posti e i minivan che noleggiamo con assai minore frequenza rispetto a utilitarie e monovolume», spiegano gli impiegati delle cinque compagnie di autoleggio.

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