La Mini Cooper rossa fiammante doveva essere consegnata nel giorno del compleanno del figlio affetto da sclerosi multipla, una data importante, visto anche le precarie condizioni di salute del ragazzo.
Ladonna è una delle tante vittime dell'organizzazione scoperta dai carabinieri che per molto tempo, attraverso una sorta di passaparola tra amici e conoscenti vendeva auto rubate come se fossero nuove e immatricolate all'estero. L'organizzazione, spesso, riusciva a truffare il cliente facendo credere loro di poter ottenere, dietro pagamento di una ulteriore somma, agevolazioni per immatricolare l'auto in Italia. I militari della Compagnia Parioli, coordinati dal maggiore Vittorio Fragalà, su disposizione del Tribunale di Roma hanno arrestato Pasquale Di Mambro, 55 anni, di Minturno, Alessandro Pellicani, di 38, e Massimo Torre, 43. I militari hanno poi bloccato in flagranza di reato, con l'accusa di riciclaggio Mattia Di Mambro 32 anni e hanno denunciato in stato di libertà un 50enne romano. Eseguite varie perquisizioni domiciliari e anche in alcune concessionarie a Roma, Minturno, Scauri, Lavinio, Anzio, Bassano Romano e Campagnano di Roma. Nel corso dell'operazione sono state sequestrate 15 vetture risultate rubate, con telaio modificato e con targhe tedesche - in Germania consegnate dai concessioni alle auto in prova - su cui sono in corso accertamenti. Il modus operandi utilizzato dai componenti dell'organizzazione era sempre lo stesso: le auto venivano rubate generalmente nel Nord Italia, poi veniva contraffatto il telaio e provviste così di falsa documentazione e targa estera. A quel punto veniva offerta a prezzi vantaggiosi. Nel corso delle perquisizioni sono stati sequestrate macchine da scrivere elettriche, documentazione estera non ancora compilata, scanner e tutto quanto necessario al confezionamento dei documenti che venivano consegnati agli acquirenti. Il fenomeno potrebbe riguardare altre autovetture attualmente in circolazione sull'intero territorio nazionale, vendute con analoghe modalità. Red. Cro.