In Comune rivolta antiscrocco
Costeranno, dal punto di vista politico, ben più di dieci euro ciascuno, i biglietti omaggio per la mostra del Caravaggio alle Scuderie del Quirinale richiesti dal presidente del Consiglio comunale, Marco Pomarici che, smentendo la sua richiesta di 200 biglietti omaggio aveva asserito di avere avanzato "una richiesta di 20 accessi seguita da ulteriori 50 al fine di favorire la fruizione dei Consiglieri Comunali". Ma i consiglieri capitolini non ci stanno a passare da «scrocconi» e chiedono immediati chiarimenti al presidente dell'Aula Giulio Cesare. Così, se il capogruppo del Pd, Umberto Marroni, dopo aver precisato «di non aver mai chiesto niente, tantomeno biglietti omaggio per la mostra di Caravaggio» ha annunciato che «il Pd presenterà un'interrogazione al presidente Pomarici per chiedere immediati chiarimenti sulla vicenda». All'attacco anche i consiglieri del Pdl Alessandro Vannini, Ferdinando Aiuti, Giovanni Quarzo, Antonello Aurigemma, Roberto Angelini, Pierluigi Fioretti, Ludovico Todini: «Siamo esterrefatti dalle dichiarazioni di replica del presidente Pomarici relativa alla richiesta di accrediti gratuiti alla mostra di Caravaggio - commentano in una nota i sette consiglieri della maggioranza - oltre a sottolineare di non aver mai chiesto e ricevuto accrediti gratuiti dal presidente del Consiglio comunale, né da altri, chiediamo a Pomarici di fare chiarezza sull'accaduto per tutelare l'immagine dei consiglieri comunali che certamente non hanno bisogno di tali prebende per garantirsi la loro presenza istituzionale in tali occasioni. Siamo altresì in perfetta sintonia con il presidente del Palaexpò per la tolleranza zero agli accessi gratuiti che rischiano di vanificare l'enorme sforzo del Comune per realizzare importanti eventi culturali». La vicenda quindi non finisce qui. Anzi, come fanno notare dal Campidoglio, al di là dell'opportunità morale del gesto, simili richieste devono comunque essere valutate dall'Ufficio di Presidenza, cosa che sembra non sia mai avvenuta. C'è poi chi, pur restando lontano dalla polemica fa notare come «il presidente del Consiglio prende lo stipendio di un assessore, circa 4 mila euro, e l'ufficio di presidenza può contare su un portafoglio di almeno 200 mila euro». Vale a dire che se il presidente Pomarici voleva fare un regalo ai consiglieri capitolini, poteva ben pagarlo.