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Via l'Iva dalla tariffa rifiuti

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Cassonetti della spazzatura nelle strade del centro di Roma (Foto Gmt)

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Sparisce l'Iva dalla tariffa rifiuti capitolina. Bollette più leggere, quindi, ma non per tutti. Al di là dell'Iva, infatti, la tariffa verrà rimodulata in base a reddito e servizi erogati. Tutti invece dovranno pagare il dovuto: a giugno arriverà il «vigile esattore». Una notizia buona e una cattiva quindi. E, come tradizione vuole, iniziamo dalla buona: già dalla prossima bolletta sparirà l'Iva del 20 per cento dalla Tariffa Rifiuti. Ad annunciarlo l'assessore capitolino al Bilancio, Maurizio Leo. «Il Comune si adegua alla sentenza con cui la Corte Costituzionale ha affermato la natura tributaria della tariffa rifiuti, quindi - spiega Leo - non sarà applicata l'Iva sull'importo della tariffa che l'Ama chiederà nelle prossime bollette ai cittadini e alle imprese». E se nulla cambia alle casse dell'Ama, (l'Iva finisce direttamente all'erario statale), le bollette degli utenti saranno più leggere. Non per molto e, soprattutto, non per tutti. «È in via di elaborazione la delibera che stabilirà per il 2010 i contenuti del servizio di raccolta e smaltimento rifiuti affidato all'Ama - ha sostenuto Leo - sulla base dei costi calcolati dall'azienda si determinerà l'importo della relativa tariffa. Il provvedimento terrà comunque conto del miglioramento del servizio erogato all'utenza». La tariffa rifiuti, insomma, sarà articolata e «differenziata» in base a due criteri base: il reddito (resteranno tutte le agevolazioni per le fasce deboli che pagheranno così di meno in virtù della mancata Iva) e la tipologia dei servizi erogati dall'Ama. Previsto quindi un rialzo della tariffa per le utenze non domestiche (le commerciali in primis). Le diverse tipologie di servizio e il relativo costo verranno definite e introdotte nel nuovo contratto di servizio che deve essere approvato dal Consiglio comunale entro giugno. Se la Tari dunque costerà di meno per la maggior parte degli utenti, occorrerà che tutti paghino il giusto e per tutti i tributi locali. Arriveranno infatti a giugno (ed è questa la "cattiva" notizia) i «vigili esattori», ovvero squadre della Municipale a caccia di chi non paga non solo la tariffa rifiuti ma anche l'occupazione del suolo pubblico o, ad esempio, chi affitta case in nero. Le zone sotto setaccio saranno dunque quelle del centro storico, Trastevere, Testaccio, Ostiense, Prati e tutte le aree intorno alle Università. La prima riunione «tecnica» con la Polizia Municipale si è svolta ieri, ne seguiranno poche altre e poi, tra circa due mesi, il vigile esattore sarà realtà.

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