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Si potrebbe definire «l'arte irresistibile dello scrocco».

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Il«must» non è solo esserci ma esserci gratis e, magari, portarsi dietro un folto gruppo di amici (preferibilmente quelli più invidiosi). Insomma, è una questione di potere. Per questo la notizia di una vera e proria «emergenza» sui biglietti omaggio per la mostra del Caravaggio alle Scuderie del Quirinale, dopo aver fatto sorridere, deve far riflettere. Un omaggio all'arte senza precedenti di un vero genio italiano che dovrebbe rendere orgogliosi non solo i «comuni» visitatori ma soprattutto i rappresentanti delle istituzioni. E pagare quindi i dieci euro di biglietto d'ingresso. Una cifra sin troppo modesta per apprezzare i capolavori del Caravaggio. Per questo la smentita del presidente del Consiglio comunale, Marco Pomarici inorridisce forse più dell'"accusa": «Smentisco categoricamente una mia presunta richiesta di 200 biglietti omaggio per l'accesso alle Scuderie del Quirinale. Considerando l'eccezionalità della Mostra di Caravaggio, per la prima volta in due anni di mandato ho avanzato una richiesta di 20 accessi seguita da ulteriori 50 al fine di favorire, come da accordi intercorsi con l'assessore Croppi, la fruizione dei Consiglieri Comunali». Peccato, i consiglieri comunali (che sono 60, compreso il sindaco e non 70), ammesso che siano interessati a una mostra così importante, dovrebbero essere i primi a pagare quei dieci euro. Un prezzo persino ridicolo per l'immagine di una Capitale.

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