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Deve essere ancora messo a punto e quantificato il bilancio capitolino, eppure anima già la politica capitolina, preludio di uno scontro senza precedenti tra maggioranza e opposzioni che arriverà, inevitabilmente, a giugno.

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Unallarme comunque fondato, che si ripete senza speranza da anni e destinato ad essere presente nel dibattito economico e politico della Capitale ancora per molto. Almeno fin quando nel verrà attuato quel decentramento amministratori che affida ai Municipi più autonomia nella gestione delle proprie casse. Stavolta però a rispondere a tono è stato direttamente l'assessore capitolino al Bilancio, Maurizio Leo che ha precisato: «Il bilancio 2010 già esiste ed è quello approvato con il triennale 2009-2011. Questo bilancio può essere applicato per dodicesimi mensili e utilizzato per finanziare le spese prioritarie di Comune e Municipi. Lamentare la mancanza di fondi per il rinvio dell'approvazione del bilancio di previsione 2010 quindi è pretestuoso». E il futuro non sarà rose e fiori. «Alcuni Municipi danno per scontato che con l'approvazione del nuovo Bilancio triennale abbiano a disposizione più fondi - dice Leo - questo invece non è affatto scontato, proprio a causa della grave situazione ereditata e che impone ai bilanci attuali un rigore straordinario, unica strada percorribile questa, anche da parte dei Municipi se non si vogliono chiedere maggiori risorse ai cittadini». La cinghia insomma è destinata a rimanere più stretta che mai. Sus. Nov.

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