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Sicurezza, nuovo piano per la movida

Movida notturna

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Campo de' Fiori, piazza Farnese, piazza Navona. Ovvero il «triangolo delle bevute», così come è stato sorpannominato il cuore della movida capitolina, da sempre teatro di bravate, risse e purtroppo anche qualcosa in più. Il problema sembra insomma «fisiologico», spazi ristretti e migliaia di giovani, soprattutto stranieri, che la sera si ritrovano nei locali dei piccoli vicoli o in piazza, birra alla mano. Così, la notizia dell'accoltellamento del turista americano e quella del «raid» in un bar nei pressi di Campo de' Fiori non fanno altro che accendere ancora una volta i riflettori su un problema non risolto. O meglio su un problema «a tempo». Le ordinanze sul divieto di vendita dell'alcol dalle 21 alle 6 e sul divieto di somministrazione di bevande alcoliche per l'asporto, più note come «anti-vetro» funzionano ma vengono introdotte soltanto in estate, in genere da metà luglio a metà settembre. L'anno scorso poi venne sperimentata anche una vigilanza «soft», con piccole squadre a piedi di vigili urbani, polizia, finanza e carbinieri a presidiare i percorsi più sensibili alla movida capitolina. Una strada che, all'indomani delle polemiche sollevate dall'opposizione a seguido del raid ai danni di un bar, il sindaco Alemanno ha già garantito verrà ripercorsa. «Ci sarà un nuovo piano per Campo de' Fiori e per la movida romana. Stiamo entrando nella stagione estiva - ha ricordato il sindaco - dobbiamo assolutamente gestire il fenomeno e a fare ordinanze legislative come già avvenuto la scorsa estate. Dobbiamo prendere in mano la situazione perché la primavera può essere una stagione critica - ha poi ribadito - serve quindi un piano attento che veda coinvolte le forze dell'ordine e l'amministrazione, anche se la criminalità è in calo». Ritorneranno quindi i divieti di vendita e di asporto delle bevande alcoliche, così come un presidio «non invadente» delle zone più sensibili. Ma potrebbe non finire qui. Il delegato del sindaco al centro storico Dino Gasperini ha infatti annunciato che trascorrerà una notte a casa dei residenti di Campo de' Fiori, zona della movida romana, «per rendersi conto della situazione di disagio che vivono i cittadini del centro storico della Capitale durante le ore notturne del weekend», spiega Gasperini che ha accolto l'invito del Comitato dei cittadini residenti a piazza della Pollarola, a due passi da Campo de' Fiori di passare insieme le ore della movida notturna «per verificare de visu la situazione che gli stessi residenti di questa parte del centro storico ci avevano segnalato - continua il delegato del sindaco - chiedendoci al contempo di andare di persona a vivere per una notte con loro. Dunque, sabato notte sarò ospite a casa del portavoce dell'Associazione dei residenti di piazza della Pollarola e via del Teatro di Pompeo». Un «inviato speciale» insomma che vivrà in prima persona i disagi dei residenti. «Un'occasione ulteriore - ha poi concluso Gasperini - per verificare la necessità di mettere a punto delle nuove ordinanze per garantire il diritto dei cittadini del Centro storico a non subire forme inaccettabili di inquinamento acustico nelle ore notturne. Seguiranno altri sopralluoghi, in primis a Trastevere. Per lunedì, inoltre, ho convocato una riunione per fare il punto sugli ultimi episodi di cronaca». Spetta poi al delegato del sindaco alla Sicurezza, Giorgio Ciardi, ribadire agli attacchi del consigliere regionale del Pd, Enzo Foschi che «è già stato chiesto alle forze dell'ordine il rafforzamento dei controlli in alcune aree notoriamente meta della movida notturna». Sulla prevenzione è intervenuto anche l'ex presidente del I Municipio, Giuseppe Lobefaro. «Sarebbe assurdo, vista la riduzione di episodi violenti legati agli eccessi di alcol a seguito dell'ordinanza non fare azione preventiva invece di attendere episodi clamorosi per far scattare regole per la cosiddetta movida sicura». Ma la stagione «calda» non è ancora cominciata e sarebbe forse il caso di iniziare un confronto con le categorie coninvolte per rendere permamenti le ordinanze della «movida sicura».

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