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Al via corsi di romeno per cento vigili urbani

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Pocomeno di un centinaio gli agenti della polizia municipale iscritti alle lezioni. Prevalentemente, vigili del Nae (Nucleo assistenza emarginati), ma anche addetti a servizi giudiziari e operatori in strada. I corsi sono stati presentati dal presidente dell'Anvu Lazio, Ivano Leo, dal comandante della polizia municipale Angelo Giuliani e dal presidente della commissione Sicurezza, Fabrizio Santori. «Roma - ha detto Leo - è la prima città che sperimenta questi corsi». La conoscenza di base della lingua romena servirà ai vigili «che sono in contatto con i bambini, per intervenire nei casi di emergenza e aiutare chi ha bisogno». Interventi nei campi nomadi, ma anche in strada o nelle situazioni di disagio sociale. «L'iniziativa dei corsi di lingua romena per gli agenti di Polizia Municipale non mi piace per niente. Sono i romeni che devono imparare l'italiano. Vorremmo invece che s'insegnasse l'inglese agli agenti, visto che se in futuro bisogna spendere soldi pubblici sarebbe meglio farlo per insegnare ai vigili a comunicare con i milioni di turisti che sono nella Capitale». Lo ha detto il leader de La Destra Francesco Storace. «Il sindaco Alemanno ha firmato un'ordinanza istituendo un ufficio di scopo per la gestione del fenomeno nomadi». Lo ha detto il comandante Angelo Giuliani, che ha spiegato anche che la nuova struttura «sarà in capo all'ufficio di gabinetto, che è collegato al prefetto. In un successivo passaggio verrà poi deciso a chi affidarlo».

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