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Polverini: "Troppi cesarei nel Lazio"

Renata Polverini al San Gallicano

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"Questa è una regione che si avvale di troppi parti cesarei ed io non sono convinta che si ricorra a questa modalità perché ce n'è sempre bisogno". La neo presidente della regione Lazio Renata Polverini durante la visita all'ospedale San Gallicano ha ricordato la morte di Tiziana Tumminaro, la  giovane madre deceduta dopo aver partorito con un cesareo due gemelli. RIMETTERE AL CENTRO LA SALUTE DELLE DONNE - "Che i cesarei siano troppi non lo dico io - ha precisato Polverini - ma le statistiche e questo è un problema. Anche da questo punto di vista ho chiesto la collaborazione di Aldo Morrone per capire se sono tutti necessari e rispetto a quello che emergerà prenderemo le decisioni del caso". Il direttore del San Gallicano, Aldo Morrone, che entrerà nella squadra di consulenti di Renata Polverini ha sottolineato l'esigenza di "rimettere al centro la salute della donna ed in particolare di quelle più fragili. Che ci sia un'inappropriatezza dei parti cesarei nella regione - ha detto Morrone - come nell'Italia meridionale è affermato dall'Iss. Bisogna intervenire perché il parto cesareo sia solo di emergenza e perché non rappresenti la norma".   LA SQUADRA - La squadra di consulenti di cui fa parte a titolo gratuito anche il direttore del San Gallicano sarà formata da "appassionati" di sanità, scelti tra i professionisti che più sono impegnati a "costruire eccellenze" mettendo al centro le esigenze dei pazienti. La Polverini inoltre ha espresso la volontà di "rinegoziare il Piano di rientro dal deficit sanitario del Lazio", ma senza "chiedere soldi a Palazzo Chigi". La presidente di Confindustria Emma Marcegaglia da Parma aveva bacchettato la governatrice insieme al neo-presidente calabrese Giuseppe Scopelliti, per la richiesta di diluizione del debito. "Non voglio chiedere soldi. E non voglio far pagare i debito della sanità ulteriormente ai cittadini", spiega la Polverini visitando l'Istituto nazionale per la promozione della salute delle popolazioni migranti e per il contrasto delle malattie della povertà (Inmp) a Roma. La numero uno di Confindustria «probabilmente è stata informata male. Io non metto in questione il debito". LISTE D'ATTESA, LAVORARE DI PIÙ - Tra gli obiettivi della Regione c'è "l'abbattimento delle liste d'attesa, che ci sono perchè non tutte le strutture sono collegate in un sistema di prenotazione e perchè alcune lavorano mezza giornata. Questo non è più possibile", annuncia la neopresidente del Lazio. L'obiettivo è "prolungare l'orario di utilizzo dei macchinari per arrivare a tenere aperti tutto il giorno servizi come analisi e diagnosi", anche al fine di sgravare i pronto soccorsi dall'eccessivo afflusso di malati.  

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