Quartiere dalla parte del tabaccaio che sparò
Solidarietà ai commercianti vessati da continui episodi criminosi presso i loro esercizi e un appello lanciato forte e chiaro perché sul territorio del XVIII Municipio siano disponibili più uomini e mezzi della polizia. L'episodio del tabaccaio di via Gregorio XI, che la scorsa settimana, dopo la seconda rapina subita in poche ore, ha sparato con la sua pistola contro i rapinatori in fuga e ferito per fortuna senza gravi conseguenze un passante, è ancora vivo nella mente dei cittadini e dei commercianti della zona, che ieri sera hanno partecipato alla manifestazione anti-criminalità voluta dal presidente Daniele Giannini. Uomini, donne e giovani hanno fatto quadrato attorno al tabaccaio resosi suo malgrado protagonista di una brutta vicenda, stanchi di «avere paura». Sono soprattutto i commercianti a denunciare una situazione «difficile, per il ripetersi di episodi di criminalità che non vengono contrastati a sufficienza a causa della mancanza di uomini e mezzi della polizia». «L'altra sera si è sfiorata la tragedia per quel colpo sparato che ha ferito per fortuna soltanto di striscio un passante - racconta Stefano Rago, presidente dell'associazione di quartiere "Vivi Valcannuta" – non ci troviamo in un quartiere particolarmente esposto a episodi di criminalità, ma deve far riflettere che un commerciante sia colpito due volte nel giro di un paio d'ore come se nulla fosse. Il problema è la prevenzione e per questo ritengo sia necessario un maggiore pattugliamento delle forze dell'ordine e anche manifestazioni di solidarietà come queste». Un appello al quale si unisce Giannini e tutti gli assessori e i consiglieri del Municipio intervenuti alla manifestazione. «Siamo qui per dimostrare vicinanza ai commercianti e residenti della zona, ma anche per ribadire l'appoggio ai sindacati di polizia che da tempo denunciano la scarsità di organici e di mezzi. In particolare chiediamo più risorse per i Commissariati Aurelio e Primavalle, che vigilano sulla sicurezza di queste zone di Roma». La carenza di organico è cronica, denuncia Corrado Tiralongo, segretario provinciale sindacato di polizia movimento per la sicurezza, «ci sono 79 uomini al comando Aurelio e 77 a Primavalle, la metà di quelli che servirebbero. Ma c'è anche un problema di carenza di mezzi, di computer, di autovetture per un territorio che ha zone a rischio come Bastoggi e Val Cannuta». A dire no alla criminalità ieri c'era anche il tabaccaio con la sua famiglia al completo. «Il problema non è soltanto per me, ma per molti commercianti della zona. Noi però tiriamo i remi in barca e ce ne andiamo perché non posso continuare a lavorare con la paura di essere rapinato o ucciso un giorno sì e l'altro no». La gente arriva a poco a poco e verso le 8 di sera saranno circa 200 le persone ammassate davanti alla tabaccheria.