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Grande Roma, nuovi metrò e secondo anello di Raccordo

Grande Raccordo Anulare

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Nuove ferrovie, strade e il secondo anello del Raccordo anulare. La Grande Roma che nascerà nel 2013 rivoluzionerà il sistema dei trasporti. Integrare la Capitale ai futuri comuni metropolitani è l'obiettivo del progetto di trasformazione. «Perchè se la città si allarga, è ovvio che gli spostamenti di pendolari e turisti dovranno essere facilitati», spiega Piero Cucunato, presidente della commissione per Roma Città Metropolitana. «Per ridurre i livelli di inquinamento atmosferico verrà sviluppato il trasporto su ferro. La linea Roma-Lido verrà prolungata da Ostia a Pomezia, la linea A della metropolitana dovrà raggiungere i Castelli. La linea B dovrà collegare le cittadine della Valle dell'Aniene e Tivoli. Visto che la periferia romana e i municipi della «prima cintura» contano molti più residenti della città storica e racchiudono insediamenti produttivi come le aree industriali di Acilia e Castel Romano, il polo tecnologico della Tiburtina». La città metropolitana, oltre a un unico piano regolatore che ridisegnerà lo sviluppo per Roma e i 42 comuni che verranno inglobati nella nuova entità territoriale, avrà un piano dei trasporti integrato, che permetterà al metrò capitolino di raggiungere le cittadine confinanti. Una rivoluzione che Londra e Parigi, città metropolitane da tempo, hanno già portato a compimento migliorando gli spostamenti per residenti e visitatori. E se Roma vorrà «battere Parigi sul piano dell'ospitalità», come va ripetendo il vicesindaco Mauro Cutrufo, dovrà «offrire servizi migliori e più competitivi , a partire ai trasporti». «E, proprio per favorire il turismo - annuncia Cucunato - la Città metropolitana dovrà potenziare le linee ferroviarie esistenti dirette verso il mare e prolungarne il percorso verso quelle località balneari che richiamano grandi flussi turistici». Da adeguare ci sono anche le strade. Tra le ipotesi, che verranno studiate dal pool di docenti universitari e tecnici a cui la Provincia affiderà nelle prossime settimane il compito di delineare il piano ella mobilità, l'unificazione della via del Mare e dell'Ostienese, la ristrutturazione della Pontina e della Portuense e, soprattutto, la creazione di un secondo anello del Gra unendo la dorsale tirrenica Roma-Civitavecchia con la dorsale appenninica Fiano-San Cesareo attraverso due nuovi assi trasversali. A nord, la pedemontana di Bracciano e, a sud, quella dei Castelli Romani che andrà ad agganciarsi con il futuro corrdioio tirrenico che unirà Roma a Latina. La creazione di una viabilità circolare esterna alla Capitale trova d'accordo l'Unione industriali di Roma. Che, attraverso il presidente Aurelio Regina, chiede «l'adeguamento di Roma al nuovo standard mondiale con opere da realizzare entro quattro-cinque anni in favore della mobilità sostenibile». La rivoluzione della rete di trasporto è in funzione dell'incorporazione nella città metropolitana degli aeroporti di Fiumicino e Ciampino e del porto di Civitavecchia, che dovranno essere collegati con metrò diretti. Il Leonardo da Vinci può contare dal 1990 su una linea ferroviaria ma i treni sono pochi e i passeggeri in costante crescita. Mentre a Ciampino e a Civitavecchia si può soltanto andare in auto e in taxi. Il piano dei trasporti dovrà essere definito nei dettagli entro il 2013, quando è prevista l'abolizione della Provincia e la nascita della città metropolitana.

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