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Hydromania si gioca l'ultima carta

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Il caso Il gestore dell'acquapark pronto a costruire una via a sue spese per salvare la stagione

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.Ma i trecentomila visitatori che lo frequentano quest'estate potrebbero restare orfani di Hydromania, se dal cilindro della Conferenza dei servizi di domani non uscirà fuori la soluzione ad una questione di viabilità: una lunga esse contesa e oggi chiusa al traffico veicolare che attraversa il parco acquatico in vicolo Casal Lumbroso e su cui il 14 aprile tornerà a pronunciarsi il Tar. Ma nell'incertezza di una delocalizzazione l'azienda non ha rinnovato i 160 contratti stagionali. Anche se è pronta a realizzare una strada a sue spese, sebbene esterna al parco. Ieri pomeriggio i giovani lavoratori, tutti sotto i 40 anni, erano sotto il Campidoglio. Jeans e maglietta da fighetti e capelli impomatati dal gel. «Ma non siamo i ragazzi del muretto» hanno detto. Fiancheggiati dagli amici di Hydromania che si scatenano sui blog ogni volta che sentono odore di chiusura. «Chi è che vo' chiude il simbolo delle nostre estati?» chiede Ilaria allarmata. «Ce devono solo provà a portarci via il divertimeno dell'estate» le rispondono le amiche cresciute a panini e megascivolate nelle piscine a tema, che si raggiungono imboccando l'uscita 33 Pescaccio-Casal Lumbroso del raccordo anulare. Ma i più accaniti sono i lavoratori. «A questo lavoro non ci rinunciamo» è il messaggio al sindaco Gianni Alemanno nell'antivigilia della Conferenza dei Servizi, che domani cercherà di trovare un accordo per permettere al parco acquatico di continuare l'attività «portata avanti da più di 10 anni, nel pieno della regolarità e dando lavoro a più di 160 famiglie» ha dichiarato Marcello Morelli, coordinatore dei dipendenti. «La questione - continua - riguarda la definizione della proprietà di una striscia di terra che attraversa, tagliando in due, l'area del Parco e sulla quale le parti coinvolte, l'Amministrazione, l'azienda Arim srl, che gestisce Hydromania, il Consorzio dei Giardini Pescaccio e Parsitalia Spa avrebbero già individuato le linee guida per un accordo che, ad oggi, trova l'unico ostacolo nell'insistenza di un singolo cittadino».

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