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I bulli esistono da sempre.

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Nonsolo. Nel mondo dominato dai media audiovisivi, dove l'apparire è più importante dell'essere, il circuito massmediologico non si limita ad amplificarli. Li stimola. Li provoca, in alcuni casi. Se prima un atto di bullismo restava confinato nell'ambito di un gruppo ristretto di persone, oggi finisce subito su Youtube e la sua visione è condivisa da migliaia di internauti. Spesso, allora, il gesto nasce dalla voglia di comparire in video, di diventare «famosi» (sarebbe meglio dire famigerati). È per questo che la prevenzione è più importante della repressione e l'educazione ha un ruolo fondamentale. Così non si può che plaudere a iniziative come quella ospitata dal Teatro Tenda, che da oggi avrà una nuova location dedicata al progetto fatto di incontri teatrali, culturali e spettacoli di intrattenimento, promosso dal Campidoglio contro questa piaga giovanile. Forte del successo di pubblico che sta riscuotendo, la Tenda ha lasciato il XII Municipio per spostarsi, a partire da oggi fino a domenica 18 aprile, nel V Municipio (in Via Siro Solazzi). Il progetto, che fa parte della campagna «No bullismo, fatti sentire», ha finora fatto tappa in tre Municipi, con un afflusso che ha oltrepassato i 14.000 spettatori. Duemila ragazzi hanno assistito ai tre appuntamenti con il testimonial Gigi D'Alessio, che ha raccontato la sua esperienza, cantando per loro. Parole e musica che, si spera, eviterano altri atti idioti, feroci e che hanno pesanti conseguenze psicologiche.

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