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Con nonni e zii si combatte l'ansia

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RobertaMaresci Se Pasqua è «con chi vuoi», la Pasquetta capitolina è con nonni, mamma e zii per dare il benservito all'ansia. La gente ha voglia di «fare cose insieme», anche se per sette esperti su dieci non basta la semplice compagnia dei propri cari. Il fatto è che se ciascuno continua a condurre la propria vita quotidiana, creando un effetto boomerang che si ritorce contro in quattro casi su dieci. E l'inevitabile risultato negativo aumenta lo stress, ormai di casa nelle metropoli come Roma. È quanto emerge da uno studio del Mauri Lab condotto da 110 esperti, tra psicologi sociologi e nutrizionisti, che hanno indagato sul ruolo che assume la famiglia per trovare il benessere psico-fisico. La ricerca porta dritti a una sorta di Pasqua-terapia, indicata per single e per chi lavora lontano da casa. Bisogna dire che la ricetta di questo toccasana è facilissima: basta condividere le esperienze per l'85% degli intervistati. Largo dunque alla cucina di gruppo: crea coesione (68%), sviluppa empatia (62%) e complicità (55%). Non solo, se volete massimizzare gli effetti, meglio stimoli la creatività (53%) e aiuti il dialogo e l'incontro tra generazioni diverse (48%). Normale amministrazione quando ci si ritrova tutti insieme davanti ai fornelli, a cucinare, magari riscoprendo cibi legati alle tradizioni regionali e all'infanzia. L'effetto «cooconing» pare proprio abbia gettato alle ortiche la moda di fare qualche viaggio dall'altro capo del mondo. L'è tutto o quasi da rifare: anche il detto «Natale con i tuoi e Pasqua con chi vuoi» ha fatto il suo tempo. I motivi di questa rivoluzione sono legati soprattutto al logorio della vita moderna. Siamo dominati dalla solitudine, come evidenzia il 71% dei ati raccolti, dall'allontanamento agli affetti (56%) e dalla superficialità nei rapporti umani (43%). A cui si aggiunge il venir meno di quella incredibile rete di protezione sociale che in passato era la famiglia allargata (48%), con il risultato di vivere ogi in una costante insicurezza (56%) e mancanza di coccole (51%) che secondo gli intervistati si diffonde a macchia d'olio. Colpa delle distanze cittadine, dei ritmi metropolitani e delle attese per compiere qualsiasi azione, dal prendere un bus, al pagare il conto alla cassa e la bolletta alla posta. Siamo troppi. Milioni. Secondo le stime oltre dieci milioni, gli italiani che concluderanno queste vacanze pasquali dando la caccia al relax. Ma che tristezza sapere che secondo il 61% degli esperti, solo una parte otterrà l'agognato risultato. Dunque tutti i nodi verranno al pettine martedì, quando i livelli di ansia e stress saranno maggiori di quelli provati andando in vacanza.

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