Alemanno vende 5 mila case
Il Campidoglio mette in vendita cinquemila case popolari. Una svolta epocale per risolvere entro il 2014 un'emergenza abitativa che, nella Capitale, conta oltre 40 mila famiglie in difficoltà. Il ricavato del piano di dismissione sarà destinato all'incremento della disponibilità di alloggi per i senza-casa e per la ristrutturazione di altri immobili. La vendita degli appartamenti di edilizia residenziale pubblica dislocati sul territorio undici municipi è solo una parte del nuovo piano casa della giunta Alemanno. Il compito di assistere il Campidoglio in questa grande operazione immobiliare è affidato a Risorse per Roma. «Dopo molti anni di false partenze e brusche frenate - ha commentato l'assessore capitoline alle Politiche abitative, Alfredo Antoniozzi - la vendita degli alloggi di edilizia residenziale pubblica agli aventi diritto è finalmente una realtà. Alla prima fase, avviata lo scorso novembre, che riguardava 2500 appartamenti si aggiungono questi 5000. Il ricavato del piano di dismissione sarà un importante contributo per l'incremento della disponibilità di alloggi per i senza casa e per la ristrutturazione degli immobili esistenti». Un dramma, quello della casa, che conta numeri sempre allarmanti: oltre tremila i «punti 10» nella graduatoria comunale, vale a dire persone senza tetto o che versano in una situazione di grave precarietà; 36.600 le famiglie in condizioni di insostenibilità del canone d'affitto; 4.400 gli studenti che non hanno un sufficiente sostegno economico e 2.600 lavoratori fuori sede. Un'emergenza che la Capitale ben conosce e che più di una volta è finita sul baratro dello scontro sociale. Le direttirci dettate dal Campidoglio stanno però dando i primi frutti. Realizzazione di nuove case, diversi criteri di assegnazione di alloggi popolari e la possibilità di acquisto di appartamenti di edilizia residenziale pubblica. Ieri un altro passo della giunta per portare a compimento quest'ultimo tassello del piano casa capitolino che ha l'obiettivo di uscire dall'emergenza entro il 2014. Per quanto riguarda la dismissione delle 5 mila case comunali, l'opportunità di acquisto degli immobili è riservata a tutti gli inquilini regolari assegnatari dell'alloggio, ai componenti del nucleo familiare dell'assegnatario conviventi, ai figli non conviventi e a tutti coloro che abbiano sanato la loro posizione irregolare. Il prezzo oscillerà tra i 33.000 e i 77.000 euro. Il taglio medio degli immobili è di 70 mq. Il criterio per la definizione del prezzo di vendita verrà stabilito in base a parametri fissi e sarà calcolato moltiplicando il valore della rendita catastale per il coefficiente stabilito, applicando successivamente una riduzione riferita alla vetustà dell'edificio e una riduzione ai regolari assegnatari. Il pagamento potrà essere effettuato in contanti, con uno sconto del 10%, oppure con un acconto pari al 30% e una dilazione decennale in 120 rate mensili con interesse pari al vigente tasso legale. Gli alloggi e le unità immobiliari acquistati non potranno essere rivenduti neanche parzialmente, né esserne modificata la destinazione d'uso, per un periodo di 10 anni.