Uova e colombe, blitz dei Nas nelle pasticcerie
Il Nas di Roma ha deferito all'Autorità Giudiziaria la titolare di una pasticceria della Capitale, per aver posto in commercio oltre 1000 confezioni di colombe ed uova di Pasqua di produzione industriale, commercializzate come produzione propria. Lo stesso Nas, presso un'altra pasticceria, ha sottoposto a sequestro 1150 torte pasquali e diverse quintali di impasto, detenuti dal titolare all'interno di frigocongelatori in pessimo stato di conservazione. Oltre 270 tonnellate di dolci sono state sequestrate in tutta Italia dai Carabinieri dei Nas. Nell'imminenza delle festività in corso, i Carabinieri dei 37 Nas dislocati sul territorio nazionale hanno effettuato controlli a tappeto nei confronti di aziende di produzione e commercializzazione di prodotti tipici pasquali. Il servizio ha comportato 1662 ispezioni nei confronti di altrettante strutture di preparazione e vendita ed hapermesso la rilevazione di 869 irregolarità nei confronti di 575 aziende, dislocate su tutto il territorio nazionale. I militari hanno adottato provvedimenti che vanno dal sequestro della merce alla chiusura immediata dell'attività, fino alla contestazione di pesanti sanzioni amministrative e penali: 648 sono i soggetti segnalati alle competenti autorità giudiziarie, amministrative e sanitarie. Numerose le irregolarità riscontrate: utilizzo di materie prime scadute (anche da 2 anni) e adulterate; manomissione delle etichette di colombe ed uova pasquali di origine industriale vendute come artigianali; carenze igienico sanitarie e irregolarità nelle procedure di rintracciabilità; cattiva conservazione dei prodotti alimentari. Le violazioni rilevate hanno portato i militari operanti a sottrarre alla distribuzione commerciale oltre 270 tonnellate di prodotti dolciari tipici delle festività di Pasqua e di alimenti vari, per un valore totale di oltre 2 milioni di euro; sequestrate anche migliaia di etichette fraudolentemente utilizzate per la contraffazione di colombe ed uova di cioccolato. Sono 57 le strutture (pasticcerie, industrie dolciarie, attività di produzione e vendita, depositi) alle quali i Carabinieri operanti hanno posto i sigilli perchè prive di autorizzazioni o perchè carenti sotto l'aspetto igienico sanitario, per un valore che supera i 30 milioni di euro.