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Da lavavetri a fiorai in barba all'ordinanza

Lavavetri a Roma (Foto Gmt)

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Ordinanza qua, ordinanza la. Il Comune ce la mette tutta, ma qualcosa non va. Non va se i lavavetri, spariti solo la settimana successiva all'ordinanza del 1 novembre che vietava loro di vendere fazzoletti, accendini e pulire i parabrezza ai semafori, non solo hanno ripopolato vie e piazze, ma ieri, come ogni «8 marzo», sono scesi in strada in massa per vendere gialle mimose a mariti e amanti ritardatari. Il Tempo li ha immortalati a ogni incrocio, alle entrate della metropolitana,in centro storico e in periferia. In via Tuscolana, addirittura, un extracomunitario aveva allestito un comodo banchetto di cartone ben visibile agli attenti occhi dei «pizzardoni». Saltimbanchi e lavavetri rischiano contravvenzioni da 100 a 200 euro e il sequestro di secchio e spazzolone. Il 2 novembre furono elevate 7 multe. Multe che naturalmente nessuno pagherà. Come non le pagheranno "manco morte" le "lucciole". Qualcosa non va. Soprattutto nei numeri. La guerra dichiarata dal sindaco Alemanno per combattere il degrado di Roma purtroppo è una guerra impari, difficile da vincere. Con l'assunzione degli ultimi 400 vigili il numero dei «pizzardoni» è salito a quota 7mila. Ancora troppo pochi per fermare quell'esercito di strada che di giorno e di notte invade le strade per campare. Anche l'ordinanza anti-prostituzione (settembre 2008) è tutto un fioccare di contravvenzioni, e salate pure, multe da 500 euro. Per fortuna che la guerra alle lucciole i vigili urbani la combattono con l'aiuto di polizia e carabinieri. I numeri delle sanzioni elevate mostrano un fenomeno inarrestabile. Neanche le contravvenzioni ai clienti servono a qualcosa. Da settembre del 2008 a gennaio di quest'anno le multe sono state quasi 12 mila, di cui circa 700 ai compratori. Eppure sabato e domenica notte la Cristoforo Colombo era tutto un «luccichio» di strass e pajette. Luccicavano anche le luci blu di un lampeggiate di una gazzella della polizia. Una sola, in un mare di degrado. Ma almeno qualche risultato è stato portato a casa. No, non soldi. Grazie ai controlli serrati predisposti con il Patto per Roma sicura, le prostitute minorenni alle quali è stata restituita dignità sono state più di 200. Tutto un altro discorso restituire dignità a strade e piazze del centro storico invase dagli ambulanti abusivi. Ma li c'è anche un altro problema. Fermarli e sequestrare loro la merce, nella maggior parte dei casi contraffatta, per i vigili urbani significa dover trascorrere poi mattinate a catalogare borsette false e "calzettini" in ufficio o passare altrettante ore all'ufficio immigrazione e in un'aula di direttissima se ci si è imbattutti in un clandestino. Per combattere il malcostume, dalla cartaccia buttata in terra alla vita buttata in strada, il sindaco ha firmato in un anno e mezzo 8 ordinanze. Alemanno ci sta provando. Ai romani il compito di dargli una mano.

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