Albano cambia e sceglie il Pd
Albano volta pagina. Dopo dieci anni di centrodestra, gli elettori consegnano le chiavi della città a Nicola Marini. Un risultato che conferma i sondaggi delle ultime settimane, che vedevano il candidato del centrosinistra avanti di cinque punti rispetto all'avversario Marco Silvestroni. Marini passa al primo turno portando a casa 12.063 voti, pari al 51,4 percento. Silvestroni invece si ferma al 46,3 percento con 10.882 voti. I cittadini, dunque, hanno invertito la rotta rispetto al decennio di Marco Mattei, che con due mandati consecutivi non era più ricandidabile. La battaglia tra i due schieramenti è stata dura ma improntata su un confronto dialettico sano e civile. Da una parte c'era la continuità rappresentata da Marco Silvestroni, sostenuto da sette forze politiche, a cominciare dal Pdl. Dall'altra il rinnovamento incarnato da Nicola Marini, con nove forze politiche, Pd in testa. A fare da outsider è stato poi Emiliamo Bombardieri, candidato sindaco per la lista «Albano a cinque stelle». Bombardieri si è fermato al 2,2 per cento facendo segnare 533 preferenze. Troppo poco per portare i due «big» al ballottaggio. Trentamila gli elettori chiamati al voto, con un'affluenza pari al 77 percento. La battaglia è stata vinta nei seggi di Albano centro, che hanno portato a Marini circa 1.500 voti in più dell'avversario. Il primo partito di Albano si conferma il Pdl col 22 per cento pari a circa 5 mila voti. Staccato di un punto il Pd che porta a casa il 21 percento pari a 4.757 voti. Terza forza della città sono i liberali riformisti di Vincenzo Rovere, in appoggio a Marco Silvestroni con 1.655 voti e una percentuale del 7,3 per cento. A fare da ago della bilancia, come ampiamente pronosticato, è stato l'Udc di Sannibale e Andreassi. La scelta di sostenere Marini è stata decisiva. Lo scudocrociato infatti ha portato il 6 e mezzo percento con 1473 voti. Grande euforia nel comitato elettorale di Marini: «Sono molto soddisfatto per questa vittoria – ha detto il neosindaco - È stato premiato il rinnovamento. Il politico inesistente, così come definito dal centrodestra, è diventato sindaco. Lascio agli elettori il giudizio sulla valutazione dell'avversario». Nel centrosinistra le cose sembrano andate bene quasi per tutti, dall'Italia dei Valori di Giorgi a Ecologia e Libertà di Fiorani e Cassabgi. Nel centrodestra, invece, si respira una profonda amarezza. Nessun commento a caldo. Si attende un'analisi del voto. Certo è che ha pesato il voto ad Albano centro. Tra le liste del centrodestra, spicca il risultato sottotono di Area Democratica, che nel 2005 aveva ottenuto duemila voti. Ora poco più di ottocento. Il ciclo del centrodestra, dunque, si è fermato. E il centrosinistra ieri ha festeggiato la vittoria a piazza Pia, in un tripudio di bandiere dei partiti.