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Al mare e nelle ville Prime prove di Pasqua

Villa Borghese (Foto GMT)

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Improvvisamente è scoppiato il caldo. Ieri mattina i romani al risveglio avrebbero dovuto declamare i celebri versi leopardiani «primavera d'intorno brilla nell'aria» (e non è detto che qualcuno non l'abbia fatto). Nel cielo blu cobalto, piccole nuvole innocue color panna si rincorrevano con il sole, complice un piacevole venticello. Decisamente ristoratore e opportuno perché il sole era veramente caldo. E così in tanti hanno preso la macchine e si sono diretti sul litorale. Nord, Sud non importa: dopo un lungo inverno che ha portato molta pioggia e anche un'eccezionale nevicata il 12 febbraio scorso, la voglia di mare è diventata un imperativo categorico. Le temperature hanno sfiorato i 20 gradi (nel centro storico anche i 26 gradi, lo confermavano le paline disseminate qua e là). Insomma chi voleva passare una giornata all'aperto, facendosi accarezzare dalla brezza marina è stato accontentato. Tra le mete più a portata di mano naturalmente Ostia, a una ventina di chilometri dalla città, raggiungibile comodamente anche con i mezzi pubblici. Dopo il tardo risveglio per «digerire» l'ora in meno di sonno che ci consegna, d'altro canto, giornate di luce più lunghe, i romani hanno affollato, così, le spiagge del Lido. Per una ricca colazione a base di pesce (immancabile lo spaghetto alle vongole innaffiato da un bicchiere di vino bianco fresco) o anche un semplice gelato, nei tanti bar del lungomare. È stata anche l'occasione per fare una corsetta en plein air e smaltire la settimana di lavoro alle spalle. Tante coppiette e famigliole con bimbi al seguito hanno scelto di trascorrere la mattinata passeggiando lungo le vie che costeggiano il mare o sull'arenile, qualcuno ha pure azzardato una mìse estiva per un primo tentativo di tintarella. Dimenticando l'antico detto delle nonne: mai prendere il sole nei mesi con la r. Ma si sa, le stagioni sono cambiate (quelle di mezzo, non ci sono più) e quindi anche le antiche perle di saggezza sono fuori-uso. Insomma ai romani ieri è parso che l'estate è praticamente alle porte. I più pigri, quelli che il sabato sera hanno fatto le roe piccole, non si sono avventurati in gite fuori porta. C'è stato, così, l'assalto alle ville comunali: Borghese, Pamphili, Torlonia, Ada. Mentre frotte di turisti baciati da una giornata così bella, sono sciamati per le strade del centro. In particolare la zona intorno a Piazza Venezia e via dei Fori Imperiali tradizionalmente chiusa al traffico veicolare. Un altro punto nevralgico, piazza Colonna, dove non s'è mai interrotto il serpentone di turisti e romani desiderosi di visitare Palazzo Chigi eccezionalmente aperto per le giornate del Fai.

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