Aggredita in ascensore dal maniaco
Si è appostato in auto davanti al portone della preda. Un maniaco è rimasto lì per ore, fino a quando l'ha vista avvicinarsi al portone del palazzo. A quel punto non ha esitato un attimo, è sceso dalla vettura, ha raggiunto l'edificio prima della donna, facendo finta di cercare un nome sul citofono. La ragazza, appena ha aperto il portone, gli ha chiesto se doveva entrare anche lui. Una gentilezza che le è però costata un'aggressione nell'ascensore del palazzo. Solo grazie alle urla della donna l'uomo si è spaventato ed è scappato con i pantaloni calati. L'altra sera, infatti, il maniaco ha atteso all'interno della sua auto parcheggiata regolarmente in strada, con fari e motore spenti. Una volta dentro l'ascensore, l'uomo, di 35 anni, ha chiesto alla donna, di 30 anni, con tono pacato, a quale piano fosse diretta. Appena le ha dato le spalle, il maniaco si è calato i pantaloni mostrando i genitali e cercando di toccarle i seni. Lei ha reagito prontamente, cominciando a urlare e dimenandosi, riuscendo così a sottrarsi alla presa del molestatore, che impaurito dalla sua reazione è scappato. Anche se con disagio e paura, la donna ha deciso di denunciare alla polizia l'episodio. Gli agenti hanno avviato subito le indagini, acquisendo informazioni dai vicini fino a risalire ai numeri parziali della targa della vettura dell'uomo. Dopo aver interrogato la proprietaria del mezzo, che ha dichiarato che l'auto la guidava soltanto lei. Gli investigatori del Commissariato Vescovio però non hanno creduto a questa versione, decidendo di approfondire le indagini: sospettavano che la donna stesse tentando di proteggere uno dei suoi due figli. Il riconoscimento fotografico del giovane da parte della vittima ha infatti confermato ai poliziotti i sospetti sulla sua responsabilità. Per il 35enne è quindi scattata una denuncia per atti osceni e tentata violenza sessuale e il sequestro di undici cartucce trovate nel suo appartamento ha portato alla revoca della licenza di porto d'armi per tiro al volo e una denuncia per detenzione illegale di munizioni. Non è la prima volta che nella Capitale i maniaci tentano di abusare di donne negli ascensori. Le aggressioni sono avvenute nella maggior parte dei casi di sera, mentre le donne rientravano in casa. In molti casi gli uomini hanno anche il volto scoperto e quasi mai portavano con sé armi.