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La Sinistra arruola i nonni Serrata dei centri anziani

Il centro anziani di piazza dei Consoli, Roma (foto Gmt)

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Credevamo di averne viste di tutti i colori. Ma in campagna elettorale anche l'inimmaginabile può accadere. Succede allora che scoppi una protesta nei centri anziani del X Municipio, con la sospensione oggi di tutte le attività per mancanza del servizio di pulizia. Stiamo parlando di otto centri sociali, alcuni grandi, come quello in piazza Cinecittà, altri più piccoli, di appena 20 metri quadri, con circa 1.000 iscritti ciascuno. Una forma di lotta inedita che ha dell'incredibile. Primo, perché il servizio si è fermato da appena una settimana e, viste le dimensioni ridotte di alcuni locali (che ospitano per lo più giocatori incalliti di tresette), le condizioni igienico-sanitarie non sono certo da bollino rosso. Secondo, perché attorno alla vicenda, che vede come protagonista il presidente (di centrosinistra) del X Municipio, Sandro Medici, è scoppiato un caso. È stato infatti Medici ad annunciare la serrata dei centri, contro la decisione del Comune di Roma di sospendere, da gennaio di quest'anno, il finanziamento necessario per la pulizia all'interno dei locali che ospitano le diverse attività sociali. Il «minisindaco» ha dichiarato che «i 50 mila euro necessari a pagare alla cooperativa sociale il servizio di pulizia per tutti i centri non ci sono. Ci sono invece 136 mila euro che la Regione, attraverso il Comune, ha stanziato per le attività ludico-ricreative, ma non possiamo attingere a questi fondi perché vorrebbe dire usarli con una destinazione impropria». Dall'altra parte, invece, l'assessore capitolino alle Politiche sociali, Sveva Belviso, decisamente contrariata per la protesta, ha dichiarato: «Quei fondi ci sono e devono essere utilizzati immediatamente perché sono stati stanziati già a novembre, con l'unico obiettivo di migliorare la qualità della vita degli anziani e, quindi, anche la pulizia dei locali. Trovo tutto questo assurdo e ritengo sia solo una strumentalizzazione politica, considerato che siamo in campagna elettorale» . Comunque, i presidenti degli otto centri del quartiere hanno deciso di far quadrato intorno a Medici, «nella speranza che si possa ottenere qualcosa», dichiara uno di loro. Ma non tutti sono così convinti. C'è infatti chi, come i frequantatori del centro in piazza dei Consoli, si è unito alla protesta più per solidarietà che per necessità, dal momento che il locale è costituito da un'unica stanza di circa 20 metri quadrati, con un piccolo bagno. Decisamente più piccolo rispetto a quello di Cinecittà, è però in una posizione privilegiata: la struttura infatti è l'ex stalla della vicina Torre del Quadraro, affiancata oggi da un casolare moderno di circa 300 mq. dove a settembre i «giovani» amici si trasferiranno, grazie alla concessione del Campidoglio.   Ma c'è chi sta decisamente peggio. Come un signore, di un altro centro a Colle Oppio, che spiega: «Loro si lamentano delle pulizie, ma facendo dei turni, dal momento che sono più di mille iscritti, potrebbero benissimo farle da soli. Da noi, invece, c'è un solo bagno riservato alle signore che noi maschietti non possiamo usare». Insomma la campagna elettorale si gioca anche a colpi di scopa e ramazza e stavolta in campo sono scesi i nonni di Roma.  

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