Uno studente di sinistra è stato aggredito dai ragazzi del collettivo Lavori in Corso
Minacciato.Intimidito. Fino ad arrivare alle mani. Picchiato tre volte. Angelo Solimini non è un giovane qualunque. È membro e portavoce del collettivo dell'università di Tor Vergata alla facoltà di Economia. Proprio in quelle aule, lunedì 15 marzo, un gruppo di studenti di sinistra ha fatto irruzione durante la conferenza «Popoli identitari», organizzata dagli studenti di destra del Blocco Studentesco. Lo scontro è stato feroce. Cinque feriti e un polverone mediatico. Angelo sapeva cosa sarebbe successo. E aveva provato a opporsi. Qualche giorno prima della conferenza «Popoli identitari» aveva partecipato a una riunione con i compagni. In assemblea la linea era apparsa chiara: intervenire fisicamente per contrastare la conferenza. I militanti di sinistra erano concordi. Tutti tranne lui. Si è alzato in piedi. Si è opposto. Ha detto: il Blocco Studentesco non si combatte con la violenza ma con le idee e la politica. A qualche studente di sinistra la proposta è sembrata estremista. E lo hanno picchiato. Angelo non dirà chi è stato. Ma ha dovuto sopportare tre aggressioni. In attesa di quel lunedì, teatro di un assalto contro gli studenti di destra. Il compagno menato dai compagni non ha però chinato la testa. Qualche giorno dopo scrive una lettera. L'attacca per poche ore in bacheca. La nota è firmata: Angelo Solimini, collettivo Lavori in Corso, facoltà di Economia. Per la senatrice accademica Sandra Silvestri è un gesto più che apprezzabile, che denota «come esista una parte di studenti che fomenta odio ma spesso non trova sostegno neanche tra i compagni». Quella di Angelo è una netta presa di distanza dai fatti di Tor Vergata: «Non si può permettere - è scritto in un passaggio - che un convegno patrocinato dall'Ateneo venga disturbato da chi pretende democrazia e poi si permette di togliere la parola a chi aveva legittimato la propria iniziativa passando per le previste vie burocratiche». «Crediamo che determinate "lotte ideologiche" vadano combattute a colpi di iniziative culturali come giustamente stavano facendo i ragazzi e le ragazze del Blocco e che eventuali discordanze sul tema andavano espresse all'interno dell'iniziativa alzando la mano ed esprimendo le proprie idee dando vita a un confronto plurale e democratico». Per questo, oggi alle 13, lui e i compagni del collettivo di Economia non saranno presenti alla manifestazione dei militanti di sinistra a Tor Vergata contro il Blocco.