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Inaccettabili.

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L'immunologo,che è presidente della Commissione politiche sanitarie del Campidoglio ha promosso un'indagine sui tempi di attesa diagnostici. E la commissione ha stabilito che, se da un lato «migliorano per alcune indagini e visite mediche», per quanto riguarda invece «la maggioranza degli esami e per le urgenze» sono «inaccettabili». L'inchiesta ha messo nel mirino il funzionamento del Recup e del servizio di prenotazione in altri ospedali romani, come il Fatebenefratelli e il Gemelli, che non rientrano nel servizio di prenotazione unica. Tra le indagini espletate in tempi brevi (pochi giorni o comunque meno di un mese), la visita ginecologica, Elettroencefalogramma, TAC cerebrale , mammografia, scintigrafia ossea, urografia, RX torace RX digerente , ortopanoramica dentaria. La lista di attesa diventa invece più lunga compresa tra 2 e 4 mesi per laringoscopia, holter pressorio, ecocardiogramma, ecodoppler vasi epiaortici, ecografia linfonodi, ecografia prostata, ecografia addome, elettromiografia, test allergometrici ad inalanti o alimenti ed esame audio vestibolare. Attese, rileva l'indagine «troppo lunghe per la sicurezza della salute del paziente». Per altri esami essenziali per la diagnosi di patologie di organo o sistemiche la situazione diventa ancora più critica. La soluzione? «Un maggiore controllo sulle richieste effettuate, due canali diversi di appuntamenti per indagini di controllo e per quelle richieste per la prima volta, rivedere i numeri delle prestazioni eseguite in attività ordinaria in confronto con l'intra-moenia».

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