Regione, consulenze d'oro a fine legislatura
Il via libera a consulenze e a nuovi incarichi è stato dato fino a pochi giorni fa. Poca cosa, certo, se si considera che la maggior parte degli incarichi esterni decadono il 20 giugno 2010, ovvero alla fine della legislatura. Ma certamente fa riflettere l'opportunità. Ad esempio, per quanto riguarda gli incarichi di consulenza del Consiglio regionale si ha un inizio di consulenza al 9 febbraio 2010 per 33 mila euro della durata pari alla legislatura in corso. L'oggetto dell'incarico: «analisi politico-economica del sistema Paese e, in particolare, l'incidenza che questo ha nei confronti dell'apparato sociale e produttivo regionale, nonché il supporto giuridico-economico all'elaborazione di ogni proposta di legge...». Ancora, un'altra consulenza con data di inizio il primo dicembre del 2009 per un compenso di 33 mila euro per uno «studio sul federalismo fiscale e sull'impatto dello stesso sulla fiscalità delle Regioni». Risale invece all'ottobre scorso la consulenza, sempre di 33 mila euro, e con la durata pari a quella della legislatura per la «realizzazione di uno studio concernente il ruolo dei Parlamenti nazionali e locali... lo studio dovrà analizzare e contestualizzare gli strumenti di coordinamento e programmazione previsti per la definizione della strategia di Lisbona...». Sessantaseimila euro, invece per la «risoluzione delle molteplici problematiche relative ai patrimoni immobiliari da reddito della Regione lazio...l'incarico è altresì finalizzato a fornire le linee guida per una corretta gestione dei patrimoni da reddito ed evenutale dismissione, in conformità con programmi e disposizioni regionali». Un compito arduo insomma, soprattutto da realizzare in una manciata di mesi. La consulenza è iniziata infatti il 23 ottobre scorso e termina con la legislatura. Stessa «musica» per gli incarichi esterni conferiti a dipartimenti e assessorati. I dati (rilevati al 3 dicembre 2009) indicano diverse consulenze concesse nell'ultimo anno della legislatura regionale e anche successive alle dimissioni del presidente Marrazzo. Nuove consulenze e rinnovi (anche per tre anni) per un totale di circa 500 mila euro. Ma la vera «chicca» è arrivata pochi giorni fa, quando alla direttrice generale dell'Ares 118, Mariella D'Innocenzo, già al centro di polemiche per essere entrata nel listino della candidata del centrosinistra alla guida della Regione, Emma Bonino. Sempre a lei infatti sarebbe stato conferito l'incarico per il controllo di gestione della Asl RmC per 5 anni e per un compenso di circa 67 mila euro l'anno. Non è una questione di merito ovviamente ma per incarichi così delicati e così renumerativi, a poco meno di un mese dal voto per il rinnovo del consiglio e della giunta regionale, si sarebbe potuto aspettare.