Spara dal balcone per fare lo spaccone
Unpassante però ha immediatamente telefonato al 113 segnalando la pericolosa dimostrazione di precisione che si stava svolgendo sulla pubblica via, alla polizia. Gli agenti del Commissariato Romanina, immediatamente giunti sul luogo, hanno individuato l'appartamento dal quale erano stati sparati i colpi e il giovane cecchino, denunciandolo in stato di libertà per spari pericolosi. Il proprietario dell'arma, una carabina ad aria compressa di modesta capacità offensiva, è stato sanzionato amministrativamente dagli agenti per omessa custodia. Il fatto richiama quello accaduto pochi giorni fa a due passi dalla stazione Termini. La mattina dell'11, dalla finestra di un hotel con affaccio su via Manin, punta la pistola Beretta 4,5, caricata a piombini, alimentata da cartucce ad anidride carbonica. Spara quattro colpi. Due vanno a vuoto, il terzo colpisce di striscio un nordafricano, il quarto uno studente di 15 anni, di Pordenone, in gita nella Capitale con i compagni di altre due classi del Tecnico industriale Kennedy. I poliziotti del commissariato Viminale osservano la traiettoria e si precipitano all'hotel del cecchino. Lui, pregiudicato di Taranto, stava per uscire. La pistola l'aveva nascosta in camera, sotto le coperte.