CasaPound va difesa
Conosco la comunità di CasaPound. È il quartier generale del Blocco Studentesco. Una "comunità organica di destino" che parla la lingua della libertà non succube della mitografia moderna e, nello stesso tempo, non prona agli schemi reazionari. Dunque, già di per sé qualcosa di irregolare e singolare. Qualcosa che produce cultura e nuovi desideri, tutta roba che la sinistra antagonista - frutto delle frustrazioni, delle sconfitte e del nullismo culturale - non può sopportare. È la reazione dei cani bastonati. Si va all’assalto dei giovani del Blocco Studentesco senza più avere in tasca "Dominio e sabotaggio" di Toni Negri, ma con la stessa stupida ferocia. È l’antagonismo postmoderno e non fa ridere. Non è materia da archiviare alla voce "disturbo della quiete pubblica". È la deriva dei segnali deboli, dei mille segnali deboli, che, alla fine, produce la marea delle violenze forti. Questo è il primo nodo. Guai a produrre fariseismo di Stato e autocensure di clan (che la sinistra politica e votata dagli elettori parli, dunque, e dica qualcosa di decente su questa materia). Ma vi è di più. La destrutturazione della società, che da più parti è stata definita desocializzazione, mira a squassare i pochi nuclei superstiti di comunità ancora vivi e vegeti. CasaPound è uno di questi. Da quelle parti si fa cultura, si invitano personaggi di sinistra e li si fa confrontare con camerati di provata fede e di altrettante provata cultura, si fa insomma "il rosso e il nero". Ora, proprio i cosiddetti "laici" della cosiddetta "sinistra" hanno censurato questa realtà dimostrando per l’ennesima volta di non avere cultura e senso della realtà. Perché qui c’è in gioco la comunità che produce vita e la storia di un popolo che ha un altro punto di vista sulla democrazia e sulla Nazione. Ma no, niente da fare, alla fine sono e rimangono "fascisti". E, come si sa, la "peggio gioventù" imita i soloni dei piani alti, salvo poi denigrarli e sfotterli per il loro cretinismo parlamentare. Si picchia per mandato indiretto e lo si fa sapendo di avere la legittimazione di quelli che contano, dei compagnucci influenti. L’antagonismo postmoderno si allea anche con l’islamismo radicale - come scrisse nel suo testo tutt’altro che delirante la neobrigatista Desdemona Lioce - e va giù duro contro il popolo non organico al nulla che li attraversa da cima a fondo. Il Blocco Studentesco vuole fare politica come testimonianza di un altro punto di vista sulla società; gli antagonisti neocomunisti vogliono fare azione diretta annientando ogni differenza, ogni altro punto di vista sul mondo. L’alterità deve essere distrutta e il pensiero unico del nulla deve vincere, costi quello che costi. Il pub di CasaPound, il Cutty Sark, è un luogo di incontro - lo so perché ci sono stato - ma proprio l’incontro come tradizione di umanità deve scomparire da questo Paese, ecco il punto. Il cupio dissolvi della sinistra coltivato anche dagli antagonisti neocomunisti. Nichilisti. Da non sottovalutare.