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Parcheggiatori abusivi "Ripuliti" gli ospedali

Parcheggiatori abusivi a Roma

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È una battaglia contro i mulini a vento. Trovare un parcheggio «regolare» a Roma è quasi sempre un'impresa soprattutto davanti agli ospedali dove, le aree di sosta riservate ai visitatori sono più rare delle mosche bianche. Ed ecco allora spiegato il proliferare agli ingressi dei parcheggiatori abusivi, la maggior parte dei quali dei veri e propri ceffi ai quali però, per disperazione e dopo aver incrociato le dita, si affidano perfino le chiavi della propria vettura. Negli ultimi tre giorni pattuglie in abiti borghesi e in uniforme del GPIT (Gruppo di pronto intervento del traffico) coordinate dal comandante Carlo Buttarelli, hanno perlustrato più punti della città, soprattutto nelle aree circostanti i nosocomi. L'operazione ha permesso di individuare e fermare 43 parcheggiatori abusivi (dei quali 17 sono di nazionalità straniera e cioè 13 bulgari e 4 romeni, di età compresa tra i 18 e i 24 anni, tre di sesso femminile, e 26 di nazionalità italiana, di età compresa tra i trenta e i sessanta anni). La maggior parte di loro sono noti pregiudicati per reati contro il patrimonio, ma con i documenti in regola. Per tutti la sanzione pecuniaria prevista dal Codice della Strada e la diffida ai sensi dell'art. 650 del codice penale nel proseguire l'attività illecita. Se dovessero essere pizzicati un'altra volta ad esercitarla subiranno una denuncia penale e il deferimento alla competente Autorità Giudiziaria. Sono oltre cento i parcheggiatori abusivi fermati e sanzionati dall'inizio dell'anno dal Gpit. Secondo il comandante Buttarelli «il deleterio fenomeno dei parcheggiatori abusivi» potrebbe essere «contrastato» se tutti i cittadini denunciassero gli episodi di violenza e i soprusi che hanno subito da questi personaggi, alcuni poco raccomandabili. Bisogna comunque evitare, sempre, di incoraggiarli affidandogli in custodia i propri veicoli. Congratulazioni al Comandante Buttarelli per l'operazione messa a segno sono arrivate dal Generale del Corpo, Angelo Giuliani.

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