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Un esercito di bambini e genitori ripulisce Pincio e Villa Borghese

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Speakup and clean», per ripulire il Pincio e Villa Borghese dalle scritte dei writers. L'iniziativa è stata promossa dalla Fondazione Garibaldi con la collaborazione del Comune di Roma, Decoro Urbano, Sovrintendenza comunale e Ama. Ai ragazzi delle scuole americane si sono uniti molti cittadini volontari, «reclutati» sul posto con i loro figli, guidati nella delicata operazione di ripulitura, di miscelatura della tinta e del gel da applicare sui monumenti, da Annamaria Cerioni della Sovrintendenza capitolina e dagli uomini del Decoro Urbano Ama. I quindici operatori Ama sono stati presenti con cinque idropulitrici e un camion, dopo aver fornito ai giovani mascherina, solventi, guanti, pennelli, secchi e tute. «Un successo per un esperimento di decoro urbano partecipato, che ora è pronto per essere replicato». Annuncia in una nota il Campidoglio. «È stato un momento straordinario - ha sottolineato Dino Gasperini, delegato del sindaco al Centro storico - al quale l'amministrazione, i cittadini romani, gli studenti stranieri hanno preso parte con il cuore pieno di amore per la loro città. Abbiamo ripulito i muri e ridato dignità ai monumenti, dando vita a un momento di partecipazione corale che verrà replicato il 17 aprile a Trastevere, insieme alle scuole americane, alle associazioni dei residenti di Trastevere e a tutti coloro che vorranno unirsi a noi». «Giornate come questa - ha aggiunto il consigliere comunale della lista civica Amore per Roma, Francesco Orsi - fanno recuperare ai giovani il senso civico e la voglia di appartenenza a Roma, perché il decoro urbano significa soprattutto decoro umano».

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