«Tragedia annunciata»
Unatragedia annunciata. I residenti dei due condomini di via Cappadocia, 10 e 34, che si trovano sopra il locale andato a fuoco, era da tre anni che chiedevano verifiche e denunciavano irregolarità. Lamentele continue dovute a fine settimana davvero infernali: «Rumore insopportabile, escrementi sui cofani, gente ubriaca e atti sessuali in strada». È del 4 luglio 2007 la raccomandata inviata dall'amministrazione di condominio al Servizio igiene pubblica, al comando dei vigili urbani di via Macedonia e al commissariato di San Giovanni per chiedere di verificare il locale di via Cappadocia 20 «adibito ad uso balera da Barjam Mece». Locale gestito in locazione e di proprietà della società Villini Siria. «Nei giorni in cui il locale viene utilizzato per la preparazione dei cibi - si legge nella lettera dei condomini - gli appartamenti sovrastanti vengono invasi da immissioni intollerabili. Immissioni che non sembrano neppure provenire da un possibile normale circolo di aria del cortile nel quale gli odori possono disperdersi, ma sembrano trasudare dai muri in corrispondenza del locale, tanto che neppure la chiusura delle finestre è idonea a limitare le intollerabili immissioni». Una denuncia che oggi assume tutto un altro significato. Il 31 ottobre dello stesso anno i vigili dell'XI Gruppo avevano anche risposto all'esposto dei condomini dopo aver effettuato un'ispezione: «Si è riscontrato l'attivazione dell'associazione culturale "Sabor Latino" che viene gestita da Mece Anita che, oltre alla gestione di attività inerenti l'associazione, consisenti nella diffusione della cultura latino-americana (ballo, musica e cucina peruviana) effettua altresì cottura e trasformazione dei cibi senza averne titolo. Riguardo le altre attività esercitate risulta in regola con le autorizzazioni. Si fa presente, inoltre, che nel locale al momento dell'accertamento erano presenti circa 50 persone, tutte sudamericane». Dar. Mar.