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Incendio nel locale degli stranieri "Fatalità, ma per i circoli poche regole"

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Quattro persone sono morte in un incendio scoppiato ieri sera in un seminterrato, adibito a locale, in via Cappadocia

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Un incendio è divampato intorno a mezzanotte nell'associazione culturale "Sapor Latino" a Roma, in via Cappadocia 20/B, un locale seminterrato dove era in corso una festa privata, a cui partecipavano circa 40 persone. Quattro giovani sono morti: si tratta di due donne non ancora identificate, dall'età apparente compresa tra i 20 e i 30 anni, probabilmente sudamericane, e di due uomini, un peruviano che avrebbe compiuto 25 anni a maggio, di professione collaboratore domestico, e di un romeno di 24 anni. Causa del decesso, arresto cardiocircolatorio riconducibile ad asfissia. PORTA BLOCCATA O DIFETTOSA - I carabinieri ed i vigili del fuoco intervenuti sul posto escludono un'origine dolosa dell'incendio e ritengono probabile che le fiamme si siano sprigionate per un sovraccarico della rete elettrica. I rilievi sono effettuati dalla sesta sezione del nucleo investigativo dei carabinieri di Roma, coadiuvati per le indagini dalla compagnia di piazza Dante. I carabinieri spiegano che i cadaveri sono stati trovati vicino la porta di uscita, forzata dall'esterno, ma non vi sono prove al momento per sostenere che fosse bloccata: non sono infatti stati trovati lucchetti o catene. Si può ipotizzare eventualmente un malfunzionamento della maniglia. Il rappresentante dell'associazione culturale sarà sentito a breve dall'autorità giudiziaria, che vaglierà la sua posizione. Il gestore del circolo, un macedone di 50 anni, potrebbe essere denunciato oggi. L'ipotesi di reato è di omicidio colposo plurimo. TRAGICA FATALITA' - "Dagli elementi fino ad ora acquisiti e messi a disposizione dei carabinieri incaricati delle indagini, riteniamo che l'incendio che ha provocato la morte per asfissia dei quattro giovani, sia stato causato da una tragica fatalità e non da un atto doloso anche se sono necessari altri approfondimenti". Il comandante provinciale dei vigili del fuoco di Roma Gioacchino Giomi ha spiegato che i soccorsi arrivati sul posto hanno "trovato il corpo di una delle vittime all'esterno del locale poco fuori l'uscita di sicurezza e gli altri tre nei pressi - ha spiegato - Ma secondo le testimonianze raccolte nel momento dell'incendio l'uscita sarebbe stata chiusa". Due delle vittime non sarebbero decedute immediatamente. All'interno del locale c'erano gli estintori "infatti li abbiamo trovati all'interno utilizzati per spegnere le fiamme che sono durate pochissimo ma hanno aggredito materiale". CIRCOLI PERICOLOSI - Da quanto accertato dagli esperti dei pompieri "le fiamme sarebbero partite da un impianto elettrico o di amplificazione sonora posto proprio a metà della grande sala del locale che non ha alcuna finestra. Si sarebbe trattato di un fiammata che ha provocato molto fumo che ha annerito tutto il locale tranne la zona della cucina". Il comandante ha poi spiegato d'avere "avviato anche una indagine amministrativa" per verificare "se vi fossero state le autorizzazioni previste" e se all'interno del locale fossero state applicate le norme di sicurezza e antincendio. Anche se ha precisato "quel tipo di locale, circolo privato nel quale si accede con tessera, non rientra nella fattispecie dei locali di pubblico spettacolo e quindi non c'è obbligo di rilascio di dichiarazione di agibilità da parte della commissione di vigilanza e prevenzione incendi". IN QUEL LOCALE NON SI POTEVA BALLARE - Il circolo Sabor latino - si legge in una nota del Campidoglio - era stato già oggetto della determinazione comunale del 15.12.2009, che aveva proibito al gestore ogni attività di intrattenimento danzante, perchè il locale era privo dei requisiti previsti per legge per questo tipo di attività. Il Sindaco di Roma, Gianni Alemanno ha inoltre espresso il cordoglio per le vittime del rogo: "Mi ha molto addolorato sapere della morte dei quattro giovani, vittime della tragedia avvenuta la scorsa notte all'interno del circolo Sabor latino - ha dichiarato il sindaco di Roma -  Il mio profondo cordoglio va ai parenti del giovane peruviano, del giovane rumeno e delle due ragazze sudamericane, che hanno perso la vita in un terribile incendio. So che i Carabinieri, i Vigili del Fuoco, la Polizia di Stato e la Polizia Municipale, che ringrazio per l'intervento tempestivo, stanno continuando a indagare per arrivare a determinare le cause e le responsabilità del drammatico evento, che si sarebbe potuto evitare, applicando le norme di sicurezza inderogabili anche per questi circoli privati, il rispetto delle quali avrebbe tutelato l'incolumità e la vita di questi innocenti".  

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