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Il censimento dei campi abusivi grazie a un dossier dell'Arma

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.Scene di ordinaria miseria nei campi nomadi della Capitale sui quali c'è chi specula e fa demagogia. In parole povere, predica bene e razzola male. Sono quelle organizzazioni, più o meno volontarie, più o meno onlus, che chiedono per zingari e rom aree attrezzate, insediamenti qualificati, livelli di vita da esseri umani. Diktat assoluti fuori da quegli spazi melmosi dove crescono insieme topi e bambini col moccio al naso, ma poi chi tanto sventola certi diritti è il primo a bloccare ogni possibile soluzione. E allora monitorare la situazione, catalogare le persone, dividerle per usi e religione, diventa discriminazione razziale, s'innalzano le barriere e tutto resta come sta. Ma a chi fa comodo questa situazione? Non bastano i numerosi interventi dei volontari o le rilevanti iniziative della Croce Rossa a risolvere il problema dei nomadi nei campi romani, non basta parlare d'integrazione, servono interventi, serve una politica seria per affrontare, concentrare e gestire un fenomeno spesso fuori controllo, sinonimo di scarsa sicurezza e rigurgitante razzismo. Senza dimenticare i ritornelli degli amministratori: «no nel mio giardino», «no nel mio mandato». A fornire al prefetto Giuseppe Pecoraro, commissario per l'emergenza nomadi, una relazione dettagliata sui nomadi nella Capitale, sono stati i Carabinieri che hanno realizzato un dossier con foto e mappa. «Un lavoro iniziato due anni e mezzo fa - spiega il generale Vittorio Tomasone - Una relazione fotografica e descrittiva, corredata anche da aerofotogrammetrie, aggiornata nel tempo, che ha consentito di capire le condizioni degli abitanti di questi campi, le trasmigrazioni giornaliere, ma anche controllare l'attività criminale e fornire poi all'autorità politica governativa, cioè al commissario di governo, gli elementi indispensabili per decidere gli interventi necessari». Un vero censimento? «Tenuto conto dei principi umanitari, delle norme internazionali che tutelano le popolazioni senza territorio, delle religioni diverse, - precisa Tomasone - l'Arma nell'ottobre del 2007 avviò un vero censimento che tendeva a verificare le condizioni di vita in quegli insediamenti per consentire poi all'autorità competente di mettere in atto interventi immediati di natura sanitaria e assistenziale». E la giunta Alemanno va avanti con l'operazione campi autorizzati.

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