Protesta Residenti contro regole da approvare E intanto si distribuiscono volantini pro Bonino
Ilregolamento, infatti, non solo deve passare l'esame del Consiglio comunale ma è stato già integrato da numerosi emendamenti. Il primo di questi, a firma del delegato del sindaco al centro storico, Dino Gasperini, inserisce tra gli ambiti di tutela, e quindi lo stop a nuove licenze, proprio il rione Monti, così come Trastevere. E non solo. Quegli stessi emendamenti a tutela dei rioni erano stati presentati dal Pdl al consiglio del I Municipio, che li ha curiosamente bocciati. Eppure, nonostante tutto questo sia ben noto, come il probabile slittamento post-regionali del voto definitivo dell'aula Giulio Cesare, la manifestione si è tenuta lo stesso. Un centinaio di persone, tra residenti e commercianti del rione Monti si sono riuniti a piazza Madonna dei Monti, esibendo cartelli con la scritta «No alla liberalizzazione selvaggia», lenzuola bianche sventolanti dai balconi e un'occasione per fare un po' di campagna elettorale a favore di Emma Bonino con qualche candidato alle regionali che, guarda caso, si è aggirato tra i presenti intento a distribuire il suo bigliettino da visita. È andata così in scena una manifestazione a tratti un po' surreale con gli organizzatori (che precisano: «Abbiamo organizzato tutto in due giorni»), intenti a richiamare gente per appendersi al collo una lettera dell'alfabeto e poi comporre, uno vicino all'altro, una sorta di catena umana dal messaggio eloquente per dire no al nuovo regolamento comunale, ma anche gruppetti di persone un po' in disparte che non perdono occasione di manifestare la loro contrarietà all'attuale giunta Alemanno, «che vuole far diventare questo rione un porcile», tuona un giovane. Gli organizzatori raccolgono firme mentre le signore Cecilia e Rossella chiedono «perché questo rione non è considerato al pari di altre zone storiche di Roma». La notizia che il delegato Gasperini ha già «risolto» il nodo, sembra non destare nessuna rassicurazione. Anzi. «Non ci fidiamo – tuona Nathalie Naim, consigliere della maggioranza di centrosinistra del I Municipio e poi siamo qui per chiedere anche altro». E giù l'elenco mentre i residenti che ascoltano annuiscono: blocco del trasferimento delle licenze da un rione all'altro, individuazione di vie e piazze del rione dove i locali non possono essere neanche trasferiti. «Se passasse questo regolamento – lamenta Rosaria Valentini, che ha un bar al Celio – ci sarebbe troppa concorrenza». Ci vuole poco per passare dal no alla liberalizzazione al dito puntato contro provvedimenti comunali «che non tengono conto dell'inquinamento, del traffico, della tutela delle attività storiche». Lo show insomma è andato in onda.