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Ecco l'Harry Potter dei Castelli romani

Mago Lux, 13 anni con Max Giusti

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Entra in scena a tempo di musica. Giubbotto di pelle, jeans e scarpe rigorosamente bicolori, una bianca e una nera. E la magia è servita. Giornali fatti a pezzettini che tutto a d'un tratto si ricompongono. Monete che spariscono. Fiammiferi che si allungano miracolosamente da pochi centrimetri a due metri. Poi il gran finale, con la testa che si stacca. L'illusionista dei Castelli che sta incantando gli italiani è Luca Maria Casella, in arte Mago Lux. E ha solo 13 anni. Ieri sera si è esibito ad Affari tuoi con Max Giusti a fargli da spalla. È già la sesta volta che appare in tv. E non sarà di certo l'ultima. Il successo del maghetto di Ariccia ha del prodigioso. È la giovane promessa dei maghi romani. Non ha maestri, è un autodidatta, anche se gran parte del suo successo lo deve a Franco Silvi, che dirige il Club Magico di Roma in via La Spezia, vicino a San Giovanni, dove si allena e si esibisce assieme ai più grandi prestigiatori d'Italia. Una passione nata per caso. L'Harry Potter dei Castelli un giorno ha ricevuto in regalo la scatola magica di Silvan e ha scoperto un mondo nuovo e meraviglioso. Poi, quando ha assistito allo spettacolo Supermagic, al Teatro Olimpico, è scoccata la scintilla: «Ho cominciato a leggere tutti i libri che riuscivo a trovare sulla magia, ho iniziato ad allenarmi e alla fine ho deciso di creare un mio personaggio». Luca ha già vinto il Premio Originalità al Trofeo Arsenio 2009. Adesso si sta preparando per il congresso di magia di Saint Vincent che si svolgerà a maggio. Il suo talento non è passato inosservato. Silvan e Tony Binarelli hanno già notato la sua bravura. L'illusione è la sua specialità. «La vera magia è far credere che la magia esiste», insegna già con una buona dose di saggezza. Dalle carte che si scompaiono alle banconote che si moltiplicano lo stupore è assicurato. Mago Lux deve il suo nome d'arte all'abilità nel destreggiarsi con le luci. Riesce a materializzarle come d'incanto o a farle apparire nelle tasche degli spettatori. E poi c'è il numero del fiammifero. Il mistero sta in un sacchetto nero. Il fiammifero entra a dimensione naturale ed esce sempre più grande fino a diventare lungo due metri. Ma nella vita Mago Lux è un bambino normale. Frequenta le scuole medie a Genzano. Il prossimo anno si iscriverà all'istituto artistico di Marino. Gli studi prima di tutto. «Ma appena ho un attimo libero mi dedico alla magia - racconta entusiasta - tento di sperimentare sempre nuovi giochi di prestigio. Voglio trovare la mia strada. Diversa dagli altri. A Saint Vincent ripeterò il numero con la bici. Un'altalena di emozioni a tempo di musica». A dispetto della giovane età, il successo non gli sta dando alla testa, anche se è consapevole che essere famosi a qualcosa pur serve: «Aiuta solo a rimorchiare di più».

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