Scoperti oltre 200 falsi poveri
LaGuardia di finanza ne ha scoperti 210, setacciando il triennio 2005-2008. Due i casi più curiosi. Uno, agente immobiliare, 68 anni, romano, residente a Montesacro, con 165 mila euro di introiti, chiedeva l'avvocato gratis per trascinare i clienti che non volevano pagargli la provvigione. Lavorava on line, proponendosi come intermediario su un suo sito e anche nei forum delle compravendite di case. E non erano pochi a chiedere i suoi servizi: in tre anni sono stati 152, invogliati dalla bassa provviggione: dall'1 al 2 per cento. Visto però il numero di cause - 152 - quasi nessuno voleva pagarlo. Così lui li portava in tribunale. A spese dei contribuenti. L'altra, 65 anni, del Trionfale, maestra elementare in pensione, 25 mila euro l'anno, pretendeva assistenza legale alle stesse condizioni nelle cause che faceva al condominio, per questioni di eredità e di mantenimento. Il Comando provinciale della Guardia di finanza ha scoperto i furbi andando a sbirciare tra le carte delle cause in tribunale a patricinio gratuito e delle esenzioni del ticket sanitario. Delle oltre duecento, 51 dovranno rispondere «dei reati in materia di spese di giustizia». Le tariffe: 800 euro per un processo al primo grado, fino a 3.500 per quelli successivi. I finanzieri del I Gruppo Roma, diretti dal colonnello Massimo Mora, che ha coordinato le indagini, aggiungono che altre 159 «dovranno risarcire i benefici indebitamente ottenuti come esenzione dal ticket su farmaci, esami di laboratorio e prestazioni riabilitative». Recuperati circa 500 mila euro di ricavi non dichiarati. Allo stato, il danno complessivo è 800 mila euro. F.D.C.