Picchiati, legati e imbavagliati Una notte di terrore in villa

MichelaGaluppo Rapina in villa da 50 mila euro nella notte. Ferito il proprietario di casa, un noto imprenditore, poi legato e imbavagliato come i familiari. Bersaglio di quattro malviventi la tenuta della famiglia Ciccazzo titolare del Don Chisciotte Group che nella Capitale possiede il ristorante Don Chisciotte di piazza Navona, il Conte di Galuccio e Narciso, l'Universal Bar e il D'Angelo. Erano le 3.15 della notte scorsa quando quattro uomini, armati di pistola e col passamontagna, sono entrati nella tenuta al chilometro 17,400 di via Appia, a Santa Maria delle Mole vicino all'aeroporto di Ciampino. Dopo aver rimosso la protezione in ferro scardinando la porta-finestra, si sono intrufolati nella casa di Saverio Ciccazzo, certi che avrebbero trovato quello che cercavano. I forti rumori però hanno svegliato il padrone di casa, sposato con tre figli tutti residenti nella grande tenuta, che si è alzato dal letto dirigendosi verso il corridoio dove è stato accecato da un fascio di luce di una delle torce usate dai rapinatori. Uno dei malviventi col calcio della pistola lo ha colpito alla testa ferendolo, poi, coi complici ha legato e imbavagliato tutti e cinque i familiari avendo così campo libero per far manbassa. Nelle grinfie dei banditi sono finite due pistole che il proprietario di casa deteneva regolarmente e 50mila euro in contanti, che pare fossero in casa perché il giorno dopo sarebbero serviti per pagare i dipendenti di bar e ristoranti. I quattro, dall'accento dell'Est, forse romeni, sono scomparsi senza lasciar traccia. A quel punto la famiglia ha potuto dare l'allarme e chiamare i sanitari del 118 che hanno medicato l'imprenditore. Gli agenti della squadra mobile di Roma per tutta la notte hanno ascoltato il racconto delle vittime della rapina. Pare che la tenuta fosse stata già altre volte preda di malintenzionati, proprio per questo motivo i proprietari avrebbero fatto realizzare la grande recinzione che la circonda. Una proprietà, quella dei Ciccazzo, acquistata con un'asta giudiziaria e già finita alla ribalta delle cronache per un presunto abuso edilizio.