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Un manifesto per salvare le Pmi

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DamianaVerucci La Confesercenti va all'attacco per «salvare il commercio capitolino». Spara a zero il presidente Valter Giammaria su centri commerciali e outlet, regole non rispettate, mancanza di una seria programmazione urbanistica e commerciale, saldi troppo in anticipo, abusivismo e caro affitti. Una serie di problematiche mai risolte, secondo il leader della Confesercenti, che continuano a portare alla scomparsa di migliaia di piccoli negozi ogni anno e ad un serio problema di indebitamento dei commercianti. Si parte dai numeri per arrivare ad una sorta di manifesto-appello inviato alle istituzioni. Tremila negozi chiusi soltanto a Roma nel 2009, 4.300 in tutto il Lazio e prospettive purtroppo in linea anche quest'anno. «Le Pmi del commercio – spiega Giammaria - sono quelle che, insieme ai dipendenti, pagano il prezzo più alto della crisi con almeno 15 mila posti di lavoro in meno fra il 2009 e il 2010 fra ex titolari, collaboratori familiari e dipendenti, nel Lazio». A questo si aggiunge il peso dell'indebitamento con i piccoli prestiti in crescita dell'11,2%, l'aumento delle difficoltà di incasso sulle forniture e delle procedure di fallimenti (+19%), il crollo degli investimenti (-20%) e dei leasing (-18%). Una situazione che incide sul fenomeno usuraio con 28 mila commercianti coinvolti nel Lazio per un giro d'affari di 3,3 miliardi di euro. In questo contesto non può passare inosservata all'associazione che si schiera senza riserve in difesa dei «piccoli» la concorrenza della grande distribuzione che conta 29 centri commerciali in città. Da qui il manifesto-appello consegnato a Comune, Provincia, Regione, dove si chiedono regole certe per il settore e soprattutto una seria programmazione che non lasci più spazio alla costruzione di altre mega strutture in una «Roma da questo punto di vista ormai satura». Il presidente della Confesercenti chiede anche l'istituzione di un tavolo permanente di tutte le organizzazioni di rappresentanza del commercio, per monitorare l'andamento del comparto.

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