Mercato Trionfale, la crisi finisce al Tar
Gli operatori del mercato Trionfale sono in rivolta. E minacciano di ricorrere al Tar. «Siamo pronti anche a scendere in piazza se gli impegni promessi non verranno mantenuti». Lo scontro è con la società Nuova Andrea Doria che gestisce la megastruttura inaugurata un anno fa in pompa magna. Almeno due banchisti su tre non hanno pagato l'ultima rata del canone di locazione. Il Comune ha diffidato 40 commercianti morosi: se non si metteranno in regola verrà tolta loro la licenza. Ma i titolari dei banchi non mollano: «Il Comune si era impegnato a sottoscrivere un atto aggiuntivo alla convenzione con la Nuova Andrea Doria in cui veniva stabilito che il canone doveva scendere da 0,62 a 0,55 euro al giorno al metro quadro. Quell'impegno va rispettato», dice Adriano Crocetti presidente della cooperativa del mercato. Tra le rivendicazioni degli operatori c'è anche la campagna pubblicitaria che sarebbe dovuta iniziare un anno fa quando i banchi sono stati trasferiti dalla strada. Un piano marketing che invece non è mai partito. I commercianti chiedono di mettere mano anche alle carenze strutturali del mercato: quando piove, infatti, si allaga regolarmente. Per tamponare le infiltrazioni sono stati stesi teloni e posizionati secchi sopra i banchi. Il clima è pesante. La cooperativa del mercato è pronta «ad adire alle vie legali nei confronti della Nuova Andrea Doria». Se la situazione di morosità non si sbloccherà sono a rischio anche servizi come la pulizia e la vigilanza. Qualcuno è già stato costretto a chiudere. Tre produttori della Coldiretti hanno abbassato le saracinesche definitivamente. «Le vendite - assicurano i banchisti - sono calate del 30 per cento». «Così non possiamo andare avanti - dice Crocetti - siamo pronti a ricorrere al Tar, anche a manifestare come già abbiamo fatto un anno fa prima che il mercato aprisse». Intanto il Campidoglio è al lavoro per cercare di trovare una soluzione. Dall'assessorato al Commercio assicurano che il Comune si è impegnato a ridurre il canone ma i morosi prima dovranno pagare gli arretrati. Tra le novità previste anche un abbassamento della tariffa del parcheggio sotterraneo da 1,50 a un euro. Ma intanto la protesta va avanti. E il futuro del mercato più grande della Capitale è appeso a un filo.