Arrivano i custodi dell'arte
Studenti volontari della Protezione civile al «servizio» dei monumenti
Sono giovani, istruiti e soprattutto hanno Roma nel cuore. Per la prima volta in Italia entreranno in servizio dal 10 marzo, 40 volontari della Protezione civile per il monitoraggio e il censimento dei Beni culturali del centro storico. Il progetto, già ribattezzato «Gasperini» dal nome del delegato del sindaco al Centro storico che per primo ha lavorato al bando, si pone obiettivi strategici e ambiziosi: aggiornare e ampliare l'attuale censimento dei Beni culturali valutando anche i rischi ai quali sono esposti i monumenti stessi. Le schede serviranno poi al Campidoglio per valutare eventuali provvedimenti e alla Protezione civile di Roma per realizzare piani di emergenza in caso di alluvioni, ad esempio, per la messa in sicurezza dei beni culturali, ovvero siti archeologici, palazzi, musei, piazze. Inoltre i dati raccolti dai ragazzi serviranno anche per stilare nuove regole comportamentali per i visitatori. Non a caso il progetto è realizzato in collaborazione con la Protezione civile di Roma, coordinata da Tommaso Profeta, dalla sovintendenza ai Beni culturali di Roma, guidata da Umberto Broccoli, e dai Carabinieri Tutela Patrimonio Culturale, agli ordini di Giovanni Nistri. Un contributo decisivo con una sede a disposizione, è stato poi assicurato anche dall'associazione del Centro storico con la presidente Viviana Di Capua. «È il primo progetto del genere in Italia - spiega Dino Gasperini - e le adesioni sono state le maggiori rispetto a tutti i bandi di protezione civile, per questo abbiamo già deciso di aprire un altro bando per il 2011 per altri 40 ragazzi». Al di là dell'aspetto tecnico del progetto, i 40 ragazzi che studieranno i siti archeologici serviranno anche a diffondere una cultura diversa. «I primi custodi del patrimonio artistico e culturale sono i cittadini - spiega il comandante Nistri - mille poliziotti, mille carabinieri non potranno mai fare quanto possono fare tutti i cittadini insieme».