Cerca
Logo
Cerca
Edicola digitale
+

Imprese in serio affanno Solo 7 su 100 assumono

default_image

  • a
  • a
  • a

Maifino ad oggi i piccoli imprenditori romani avevano dato un segnale così negativo sul fronte occupazionale. Secondo l'indagine della Cna di Roma, che fotografa l'andamento delle imprese nel II semestre 2009 e le aspettative della prima parte di quest'anno, la crisi è arrivata anche per i «piccoli». Che comunque continuano a resistere meglio dei grandi e a sopportare con maggiore capacità la congiuntura economica negativa, ma che hanno iniziato a registrare difficoltà di accesso al credito e, soprattutto, occupazionale. «Le piccole imprese cominciano ad essere in affanno – ha spiegato Lorenzo Tagliavanti, Direttore della Cna di Roma – e questo ha ovviamente un impatto nel settore finanziario». Le banche tenderebbero, infatti, ad allungare i tempi di erogazione aumentando così la difficoltà di accesso al credito. Sbagliato, tuttavia, parlare di «stretta creditizia» vera e propria della quale soffrirebbero soltanto il 15% di imprenditori con una linea di credito aperta, mentre nel 75,2% dei casi le imprese non hanno evidenziato una richiesta di rientro o revoca del fido concesso. Una dimostrazione del fatto che il livello di "allerta" del sistema bancario su situazioni di possibile default si concentra su una quota minoritaria di clienti. L'altro aspetto che preoccupa particolarmente le imprese è l'aumento dei tempi di incasso dei crediti commerciali lamentato dal 46,8% delle imprese interpellate dalla Cna. Dà segnali di speranza, invece, la quota di imprenditori che si dichiarano pronti ad investire nei prossimi mesi nonostante i venti avversi: il 23,6%, un campione abbastanza significativo che guarda con ottimismo al futuro. Sull'indagine sono intervenuti l'assessore regionale alle pmi Daniele Fichera e all'urbanistica del Comune Marco Corsini. Per Fichera «la Regione sta dando una serie di risposte al problema del credito con il fondo rotativo che ha reso disponibili 240 milioni di euro di credito agevolato e ora con altri 60 milioni di euro messi nel bilancio 2010 che saranno disponibili nelle prossime settimane attraverso un bando». Oltre ai noti strumenti di Banca Impresa Lazio, che ha attivato garanzie sul credito, e al rilancio die Confidi. Ottimista Corsini sul futuro dell'economia regionale. «Le piccole e medie imprese sono un sensore molto attendibile della realtà economica – ha dichiarato – ma sono anche il motore più importante della ripresa. Mi pare che il Lazio abbia qualche prospettiva di successo maggiore perché è la regione che negli ultimi otto anni ha registrato l'incremento più alto del Pil». Dam. Ver. OREDROB:#VERDAM@%@

Dai blog