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Partecipazione per battere la crisi Il summit per il futuro dell'impresa

Il sindaco di Roma, Gianni Alemanno

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Il tema della partecipazione dei lavoratori ai destini della loro impresa è tornato vigorosamente al centro del dibattito economico e istituzionale. La partecipazione si propone come uno dei vettori competitivi cruciali per la fuoriuscita dalla crisi e per un riposizionamento virtuoso del modello italiano dell'industria e dei servizi. Questa opzione è figlia della cultura della responsabilità, della cooperazione per il bene comune, dell'identità antropologica dell'impresa italiana, e segna il superamento definitivo del Novecento come secolo delle classi, dell'antagonismo e della produzione massificata. Logo storico della destra politica e sociale, e insieme territorio di fertili alleanze con il personalismo cattolico e il riformismo socialista, la partecipazione disegna ora a Roma, per iniziativa del sindaco Alemanno, una delle traiettorie più nitide di modernizzazione della Città e dei suoi servizi: essa infatti, movendo da questo Convegno, viene lanciata nella duplice forma dell'ingresso dei rappresentanti dei lavoratori nel Consiglio di Sorveglianza delle Società controllate dal Comune per effetto dell'adozione di una nuova governance “duale” - che dà trasparenza ed efficienza alla macchina amministrativa - e della condivisione economica dei risultati economici della rinnovata gestione da parte dei medesimi lavoratori, eletti alla condizione di “soci di lavoro” dell'impresa pubblica. Dunque: Roma laboratorio della partecipazione. Introduce Maurizio Castro (commissione Lavoro e Previdenza sociale del Senato). Intervengono Adalberto Bertucci (a.d.Atac Spa), Raffaele Bonanni ( segretario generale Cisl), Pierluigi Ceccardi (presidente Federmeccanica), Giancarlo Cremonesi (presidente Acea Spa), Giampiero Proia (professore ordinario di Diritto del lavoro). Modera Pietro Di Paolo, vicepresidente Commissione Bilancio Regione Lazio) e conclude il sindaco di Roma Gianni Alemanno.

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