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Ramanzina in vista per la preside del Liceo artistico di via Ripetta che all'ultimo momento aveva impedito ai suoi ragazzi della III A di partecipare al viaggio della memoria in Istria, sulla tragedia delle Foibe.

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Ei ragazzi gli hanno raccontato l'accaduto. La rappresentante Martina Celi ha spiegato al primo cittadino che non si è trattato, però, di una questione politica - come si era inizialmente ipotizzato - ma probabilmente di un comportamento superficiale della dirigente scolastica. «Mi dispiace molto - ha detto loro il sindaco - cercheremo di riparare e poi di capire cosa fare con i vertici della scuola». Agli studenti della III A, fanno sapere dall'assessorato alla Scuola, sarà offerta «la possibilità di visitare le Foibe il prossimo anno». Più severa, con la preside del liceo, l'assessore comunale alla Scuola Laura Marsilio, che ha aggiunto: «verrà aperta un'inchiesta interna all'Istituto». Una vera e propria bacchettata sul dorso della mano è arrivata invece dal presidente della commissione Bilancio del Comune Federico Guidi (Pdl): «Comunque siano accertate le responsabilità della mancata partecipazione al viaggio della memoria della scuola Pinturicchio, gli studenti dell'istituto si sono dimostrati più aperti, maturi e responsabili di chi, o per negazionismo ideologico, o per complessità burocratiche, ha negato loro la possibilità di approfondire momenti e luoghi legati a un periodo drammatico della nostra storia patria».

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