Piano casa, sos di Alemanno allo Stato
Appello di Alemanno allo Stato per salvare il salvabile del nuovo Piano regolatore e di conseguenza il piano per l'emergenza abitativa dal "bombardamento" del Tar: "Il Parlamento faccia uno sforzo per sanare i problemi derivanti dalle sentenze del Tribunale. amministrativo che aggrediscono parti importanti del Prg". Il sindaco ha inoltre ricordato come «le due sentenze del Tar che mettono in discussione la norma sul "contributo straordinario", tolgano dalle casse del Comune tra i 2 e i 3 miliardi di euro che avrebbe potuto spendere in opere pubbliche». Le parti importanti di cui parla Alemanno sono alcune norme tecniche, regole complesse che hanno sì consentito negli ultimi anni di non bloccare totalmente l'edilizia (che a Roma produce il 65% della ricchezza), ma che ora rischiano di ingarbugliare un Piano regolatore perché approvate in fretta e furia da Veltroni. Per mandare avanti il Piano Casa è infatti necessario fare chiarezza soprattutto sulle norme che riguardano gli espropri. Il Comune non ha soldi, ed è noto. Per questo si è ricorsi a metodi alternativi, in parte contestati dal Tar. E qui sta il punto. I giudici contestano il Prg in base a leggi dello Stato degli anni '40. Lo sforzo che chiede il sindaco al Parlamento è dare all'urbanistica regole certe, in tempi brevi, a cui il Comune possa far riferimento senza tuttavia azzerare quegli strumenti creati "ad hoc" dagli uffici comunali per superare l'arretratezza legislativa dello Stato. Una nuova legge nazionale sugli espropri non consentirà comunque di mantenere in vita il nuovo Piano regolatore che dovrà, in ogni caso, essere riadottato dal Consiglio comunale. E questa non è una cosa che si fa con uno schiocco di dita. Va avanti, intanto, l'iter consiliare del Piano casa che dovrebbe vedere la luce lunedì sera e che prevede la realizzazione di 27.500 alloggi in 5 anni, di cui 6000 di edilizia popolare. Per il Pd nessun problema di fondo. Qualche emendamento e via. Anzi l'opposizione voterà contro gli emendamenti del rappresentante in Aula dei comitati di lotta per la Casa, Andrea Alzetta, il cui intervento è stato sostenuto dagli slogan di un centinaio di attivisti dei comitati per la casa che si sono radunati in piazza del Campidoglio.