Sgomberata l'ex scuola occupata
È stata sgomberata ieri la ex scuola Tommaso Grossi di via degli Eucalipti, a Centocelle, occupata la scorsa settimana da un centinaio di famiglie senza casa. Un'azione che ha provocato la dura reazione di Luca Faggiano del coordinamento cittadino di Lotta per la Casa (che insieme ai Blocchi precari metropolitani ha partecipato all'occupazione) e del consigliere provinciale di Sinitra e Libertà Gianluca Peciola: «È grave e preoccupante che non sia stata proposta a queste persone sgomberate nessuna soluzione alternativa. Qui è pieno di casi gravi, bambini, donne incinta, come quello risolto alcuni giorni fa con grande eco mediatico dal sindaco Alemanno». Lo sgombero di via degli Eucalipti, avvenuto intorno alle 10.30, si è svoltoin maniera pacifica e non ci sono stati fermi né denunce. Le famiglie sgomberate sono rimaste a lungo fuori dall'edificio con le loro masserizie, mentre davanti all'entrata della scuola polizia e carabinieri erano schierati per evitare che le famiglie rientrassero nello stabile. «Ringrazio il Questore di Roma, Giuseppe Caruso, e le forze di polizia per l'importante azione che hanno portato a termine questa mattina a Centocelle. Garantire la legalità a Roma è fondamentale per riportare regole certe in città. Le occupazioni non sono la risposta adatta al problema abitativo della Capitale, ma creano soltanto ingiustizie tra tutti coloro che affrontano il drammatico problema della mancanze di case. Il Campidoglio sta portando avanti un'azione decisa per risolvere questa piaga che da troppi anni affligge Roma con l'approvazione del Piano casa, l'acquisto di alloggi Erp, i contributi per gli affitti di case popolari e puntando molto sull'housing sociale», ha commentato il sindaco Gianni Alemanno. Le polemiche, tuttavia, non si sono placate, con i movimenti per la casa che hanno denunciato violente e minacce: «Dopo l'idroscalo di Ostia, Centocelle. Le politiche abitative diventano ordine pubblico. Ieri mattina ingenti forze di polizia, carabinieri, finanza e vigili urbani, hanno sgomberato i nuclei familiari che presidiavano da venerdì scorso l'ex scuola Tommaso Grossi. Il primo gruppo di carabinieri ha fatto irruzione sfondando il cancello di entrata, per poi spintonare le persone che hanno provato a resistere pacificamente allo sgombero. Una donna è stata immobilizzata e minacciata di arresto». E ancora: «Più di dieci persone hanno raggiunto il tetto per proseguire il presidio a oltranza, ma sono stati portati via. Questo avviene alla vigilia del dibattito in Consiglio comunale e ha l'obiettivo di avvelenare l'aria e disegnare le prove generali per un piano casa che non fornisce risposte adeguate all'emergenza abitativa di questa città». Per protestare contro lo sgombero, infine, quattro persone sono salite sulla cupola della chiesa Madonna di Loreto. I manifestanti hanno srotolato dalla cupola due striscioni con la scritta: «Senza casa» e «Contro sfratti e sgomberi, legittimo impedimento».