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Bufera sulla casa del marito del sindaco

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ChiaraRai Presunto abusivismo edilizio sul lago di Nemi, nel territorio del Parco regionale dei Castelli, ad opera di Valerio Valeri, marito del sindaco Cinzia Cocchi. A denunciare il fatto il consigliere comunale d'opposizione Vairo Canterani. «È stata realizzata una costruzione abusiva tramite un iter illecito, ovvero è stato richiesto un permesso al Comune per effettuare lavori di manutenzione straordinaria anziché, come da prassi, ottenere le dovute autorizzazioni dagli enti preposti di tutela ambientale; siamo di fronte all'ennesima scorrettezza di quest'amministrazione di centrodestra per la quale si chiedono le dimissioni del sindaco». E si è immediatamente scatenata una bufera politica, nel paese delle fragole, condita anche da qualche dura polemica dei cittadini, inaspriti dalle attuali condizioni di «abbandono e irregolarità» che dominano la valle del lago nemese. Ieri Canterani ha depositato la lettera di segnalazione con tanto di materiale fotografico, presso l'ufficio tecnico del Comune oltre ad averla inviata, per conoscenza, alla soprintendenza ai beni culturali ed archeologici del Lazio ed all'ente Parco. «Le foto evidenziano – sottolinea Canterani - che nel 2005, nel sito, non era presente alcunché e dunque non può risultare rilevante, ai fini della legittimità dei lavori, l'eventualità secondo cui in un passato remoto poteva esserci stata, forse, una tettoia distruttasi, poi, col tempo». In altre foto di agosto della scorsa estate, nel terreno di proprietà di Valeri, è visibile «una sorta di muro con una sbilenca tettoia sostenuta da un palo» così come l'ha definita Canterani, rimarcando, dunque, con assolutezza «che i lavori riguardano una nuova costruzione e non opere di manutenzione di beni esistenti». E mentre il Parco «si pronuncerà solo dopo aver analizzato la questione», l'assessore alla Comunicazione Fabrizio Ricci replica asserendo che «l'intervento edilizio è stato accertato, a seguito di esposto, ed eseguito in presenza di tutti i nulla osta di rito. C'è, altresì, un ulteriore esposto per il quale sono in corso ulteriori accertamenti per riscontrarne la consistenza. Siamo i primi a combattere l'abusivismo e il Comune adotterà provvedimenti solo se l'ipotesi verrà accertata. Non possiamo non aderire alle richieste di chi cerca di operare per il bene ambientale. E qui si parla di diversi pareri sulle modalità di un lecito e legittimo recupero di un manufatto di 20mq da sempre esistente».OREDROB:#RAICHI@%@

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