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«Finché non c'è una controproposta noi non usciremo dall'ex scuola Grossi».

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Domenica- hanno raccontato gli occupanti - è giunto un ultimatum da parte della prefettura che chiede di lasciare lo stabile. «Non abbiamo alcuna intenzione di far scoppiare una guerra tra poveri - continua Di Vetta - ci hanno detto che in questa struttura dovrà sorgere un presidio Asl. Noi rispettiamo il diritto alla salute dei cittadini, ma sappiamo anche che il cantiere non partirà a breve. Quindi noi siamo disposti a lasciare l'edificio ma il Comune deve dare una soluzione alle centinaia di famiglie che vivono qui dentro stremate da mesi di presidio sotto l'assessorato comunale alla casa». Ma le ragioni del rappresentante sindacale non bastano al presidente della commissione Urbanistica del Campidoglio Marco di Cosimo: «La posizione oltranzista dei movimenti di lotta per la casa la dice lunga sulla demagogia che viene fatta sull'emergenza abitativa. Non siamo disposti ad accettare l'occupazione della ex scuola Grossi nel VII Municipio, avvenuta durante la riunione della commissione Patrimonio sul Piano Casa del Comune di Roma. Un gesto che riteniamo essere scorretto da parte di chi ha visto rappresentate le proprie istanze allo stesso tavolo con le istituzioni. Chiediamo dunque che venga ripristinata la legalità, in una struttura che ospiterà importanti servizi per i cittadini del territorio». Giovedì alle 14.30, intanto, i comitati di lotta per la casa si sono dati appuntamento a piazza San Marco per salire poi in Campidoglio, in presidio, in occasione della discussione in Consiglio comunale, del «Piano casa».

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