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Sandrone coinvolto nel racket all'8 Marzo

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Rispettoagli altri arrestati dell'«8 Marzo», Sandro Capuani, ora denunciato per presunta violenza sessuale su una italiana di 40 anni inquilina dell'ex scuola, è stato "graziato" dal Tribunale del Riesame. Nella seduta del 23 settembre, dopo aver valutato il ricorso presentato dall'avvocato Antonia Di Maggio, legale dei cinque indagati per tentata estorsione, i giudici avevano deciso che Sandrone poteva uscire di galera e tornare nell'ex scuola alla Magliana. Mentre per gli altri il collegio aveva disposto gli arresti domiciliari per i due ritenuti al vertice del comitato di occupazione, Francesca Cerreto e Gabriele Giovannetti: lei laureata in Filosofia e operatrice in una cooperativa nell'orbita del Comune di Roma per il recupero dei detenuti, lui ricercatore alla facoltà di Fisica all'università La Sapienza. E ancora: il Riesame aveva confermato i domiciliari per il quarto, Simone Magnani, e stabilito la remissione in libertà del quinto, Sandro Ciferni. Stando all'inchiesta dei carabinieri, le persone sfrattate o in cerca di abitazione potevano godere della "ospitalità" dell'«8 Marzo» se avessero rispettato le regole imposte dal comitato. E cioè: versare una quota mensile di denaro (6 euro a persone, 12 a famiglia), una sorta di concorso alle spese di gestione, partecipare alle manifestazioni, mettendo in prima fila i minori ed esercitandosi a usure le maniere forti in caso di scontro con le forze dell'ordine. F.D.C.

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