Sul futuro dello stadio Flaminio e sul suo progetto di ampliamento a 42 mila posti il Comune di Roma incassa l'ok da parte dei discendenti di Pier Luigi Nervi, l'ingegnere che progettò l'impianto sportivo alla fine degli anni '50.
Lanotizia ha una doppia valenza per il futuro della struttura. Lo ha spiegato lo stesso Alemanno che ha ringraziato la famiglia Nervi: «l'arena da 24 mila posti è espressione dell'eccellenza italiana nel campo dell'architettura ed è una risorsa per la nostra città. Proprio per questo il Flaminio, che diventerà la casa italiana del rugby mondiale, sarà uno degli impianti portanti del Parco Olimpico per la candidatura ai Giochi del 2020». Il progetto, predisposto dalla Federugby, avrà un costo di 6 milioni e mezzo di euro e prevede la sopraelevazione, con una struttura in ferro, delle attuali gradinate.