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Raccolta porta a porta in centro storico Se sbaglia uno paga tutto il condominio

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.Perché se sbagli a fare la differenziata la multa se la beccano tutti. I 55 agenti accertatori sguinzagliati dall'Ama, che diventeranno 100, stanno già facendo il giro degli androni col blocchetto dei verbali alla mano a caccia di maleducati. Ma i 70 mila residenti del cuore di Roma sono ancora alle prese coi dubbi amletici sullo smistamento dei rifiuti: non sanno cioè cosa infilare nei due bidoncini dell'umido e dell'indifferenziato che hanno sostituito i vasi di fiori dentro i portoni. E temono di sbagliare anche quando portano carta e plastica nelle isole ecologiche mobili nei giorni e negli orari stabiliti. «Da lunedì stanno entrando in borghese e vanno a scartabellare tra la spazzatura» è partito il tam tam. E «nessuno vuol passare da fesso beccandosi la multa del vicino di casa che magari ne sa meno di te o se ne frega» viene al nocciolo del problema Valentina, 38 anni, che abita a via dell'Orso. Nessuno, però, vuol fare la parte del maleducato. E deve essere anche per questo se la pattumiera sta tenendo banco banco nelle chiacchiere da bar. Anche tra mamme come Valentina, che ogni mattina conversano davanti a un cappuccino dopo aver accompagnato i figli alla scuola materna Cadlolo in via della Rondinella, a pochi passi da via dei Coronari. E vai col toto-spazzatura. «Azzeccare dove mettere la spazzatura è una scommessa» sentenzia Valentina. E le altre annuiscono. Anche tenendo il libricino informativo dell'Ama a portata di mano. «Dove va messo il pannolino con la popò del pupo?» si interrogano a vicenda le mamme. «E il brik col succo di frutta? E il tavogliolo di carta sporco e il cleenex con cui ci siamo appena soffiati il naso?». Sembra facile rispondere, ma non è così. «I pannolini dei bambini in teoria dovrebbero andare nell'indifferenziato - dice Valentina - Ma prima dovrebbero essere infilati nelle buste rose che nel mio palazzo a via dell'Orso non sono state ancora consegnate». Problemi anche per il cartone della pizza. «Perché se è sporco non va messo insieme alla carta pulita. E anche il contenitore del succo di frutta è di cartone, ma come faccio a lavarlo?». Le mamme si interrogano a vicenda anche per vedere se qualcuna è preparata a fornire spiegazioni a quelle che appaiono come incongruenze. «Per esempio: il fazzoletto di carta per il naso va nell'indifferenziato, il tovaglio invece nell'umido. Eppure tutti e due sono di carta ed entrambi sono sporchi». Ma quello che fa più rabbia è l'umido. «Ti danno i sacchettini di carta per involtarci i cestini bucherellati dove infilare gli scarti di verdura appena lavata. Ma se ci metti un sacchetto di plastica per evitare che scoli e per sbaglio te ne dimentichi ti becchi una multa». Chi ha il portiere si sente fortunata. «Almeno non deve andare carica come un vu'cumprà ai camioncini». E si sente fortunata anche chi, come Valentina, ha fatto pratica con il porta a porta «la scorsa estate in vacanza in Abruzzo». Ma non c'è più tanto tempo per farsi domande. Bisogna subito darsi una risposta. Ma nemmeno internet sembra in grado di dare una mano. Ieri abbiamo fatto una prova. Sul sito www.amaroma.it il link Butta bene i rifiuti dalla «a» alla «z», nella stringa bianca per porre le domande, s'era "incriccato" sul «fil di ferro» e non c'è stato verso di fargli prendere in considerazione un'altra opzione. Intanto Ama è passata dagli avvisi ai fatti. Dall'8 febbraio, cinque giorni dopo l'ordinanza del sindaco, gli agenti accertatori con la pettorina arancione e due strisce fluorescenti hanne elevato «circa 300 verbali» spiega Ama. E ora tocca ai palazzi del centro. Lo sbaglio del vicino di casa lo pagherà il condominio, conferma Ama. Anche se gli accertatori potranno elevare sanzioni solo in flagranza. Il guanto di velluto continuerà a precedere il pugno di ferro. «Il porta a porta in centro storico per utenze domestiche è partito a dicembre - spiegano da Ama -, nella prima fase siamo andati molto soft, per consentire alla gente di abituarsi, ultimamente siamo andando un po' più duri con sanzioni per evitare che ci si abitui a comportamenti lassisti. La multa è condominiale, se noi ci rendiamo conto che entrando in un portone non viene fatta secondo la norma la raccolta dell'umido, o che ci sono i sacchetti di plastica per terra gli accertatori mettono un avviso per informare che non si stanno rispettando le regole. Dopodiché si ripassa, se persiste il comportamento scorretto scatta la sanzione». Cento euro, in media. E la pagheranno tutti. L'esperienza insegna. «Nel resto d'Europa fanno così e tutti si sono allineati». «Prima l'avviso di errata esposizione se si reitera il comportamento sbagliato la multa» dunque. E non ci sarà il rischio paventato dai condomini, cioè che gli agenti accertatori facciano la fine degli "odiati" vigilini", nell'immaginario collettivo dei romani «assetati di multe» e «poco riconoscibili». Gli agenti accertatori sono già riconoscibili, assicura Ama. «Stiamo aspettando le divise da accertatori, nel frattempo i nostri uomini continueranno a indossare le pettorine arancioni fluo con le due bande argentate ben visibili». E si continuerà a fare informazione. «Consapevoli che ci sia ancora confusione vogliamo ricominciare con l'animazione sul territorio, cioè due punti fissi per dare informazioni».

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